Castellani Enrico

Enrico Castellani nasce nel 1930 a Castelmassa, in provincia di Rovigo. 
Compie gli studi medi a Novara e a Milano e nel 1952 si trasferisce in Belgio, a Bruxelles, dove frequenta i corsi di pittura all’Académie Royale des Beaux-Arts e, nello stesso tempo, studia architettura presso l’Ecole Nationale Supérieure de la Cambre, dove si laurea nel 1956. Dopo la laurea, si trasferisce a Milano e nel 1959, insieme a Piero Manzoni, fonda la Galleria Azimut e la rivista Azimuth, che ha una forte valenza teorica e pubblica testi di intellettuali, opere di artisti come Jasper 
Johns, Robert Rauschenberg e Yves Klein e poesie di Sanguineti, Balestrini ed altri protagonisti, 
protraendosi nella sua ricerca di un’arte essenziale e concettuale fino agli anni Sessanta. In questo stesso anno, Castellani realizza la sua prima superficie a rilievo, dando vita ad una poetica che sarà la sua cifra stilistica costante e rigorosa. Al nero succederà poi il bianco con i suoi giochi di ombre e luci e la ripetizione
 seriale di ritmi compositivi. 
Nel 1962 espone con il gruppo Zero presso lo Stedelijk
 Museum di Amsterdam. La poetica messa a punto in Germania, fra gli altri, da Gunther Uecker è ripartire
 dalla tabula rasa delle precedenti esperienze espressive, la direzione scelta è quella delle ricerche 
cinetiche-visuali. 
Nel 1967 realizza l’Ambiente bianco alla mostra “Lo spazio dell’immagine
” di Foligno. Il visitatore viene immerso in una pittura 
a 360 gradi avvolto dalle quattro pareti ricoperte dai monocromi. Alla Galleria La Tartaruga di Roma nel 1968 viene presentato Il muro del tempo, nel 1969 Spartito e nel 1970 Obelisco. 
Numerose le mostre di rilevanza 
internazionale dal suo esordio fino ad oggi, fra le quali si ricordano nel 1964, 1966 (con una sala personale) e nel 
2003 la partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 1965 “The Responsive Eye” al MoMa di New York e alla VIII Biennale di Sào Paulo in Brasile, nel 1970 “Vitalità del negativo nell’arte italiana” al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel 1981 “Identité Italien. L’art en Italie depuis 1959” al Centre Pompidou di Parigi, nel 1983 “Arte Programmata e cinetica 1953-1963” a Palazzo Reale di Milano, nel 1994 “The italian metamorphosis” al Salomon R. Guggenheim Museum di New York, fino all’importantissima mostra antologica curata da Germano Celant e allestita alla Fondazione Prada di Milano nel 2001 e a quella curata da Bruno Corà presso il Museo Pushkin di Mosca.
Da segnalare, infine, due tra le esposizioni degli ultimi anni presso la galleria Haunch of Venison di New York nel 2009 e nel 2011. 
Le sue opere sono oggi conosciute, apprezzate e richieste in tutto il mondo. La dimostrazione è l’Asta di Christie’s di Londra nel giugno 2013, in cui l’opera Superficie bianca n. 34 del 1966, esposta alla Biennale di Venezia nello stesso anno, viene stimata tra £ 400-600mila e battuta a £1,8 milioni. 
Enrico Castellani vive e lavora a Celleno vicino a Viterbo. 

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Nato a Castelmassa, Italia nel 1930.Dal 1973 vive e lavora a Celleno, una città medioevale alla perfieria di Roma. Castellani ha studiato alla Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles, dove si è laureato in architettura. Dall’inizio ha partecipato con Piero Manzoni e Lucio Fontana a importanti correnti emergenti dell’avanguardia europea degli anni ’50 e ’60 incluso il gruppo Zero a Duesseldorf. Nel 1959 ha fondato con Piero Manzoni “Azimuth”: una galleria e una rivista che, nei soli due anni in cui è esistita, è diventata un centro vitale per attività avanguardiste. Castellani ha partecipato nel 1965 alla collettiva di Op Art 'The Responsive Eye' al Museum of Modern di New York e nel 1966 alla Biennale di Venezia. Tra le mostre personali Solomon R. Guggenheim Museum (1994), New York; Fondazione Prada, Milano (2001), Centre for Contemporary Art, Varsavia (2001) e Pushkin Museum a Mosca (2005). Le sue opere sono nelle collezioni private e pubbliche di tutto il mondo: Museum of Modern Art in New York, Centre Pompidou, Parigi, National Gallery of Modern Art, Roma, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, Museum Kunst Palast, Duesseldorf, Stedelijk Museum, Amsterdam, Walker Art Center a Minneapolis. In ottobre 2010 è stato insignito del Praemium Imperiale for painting a Tokyo. 


 

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