25/05/2020  al 20/06/2020

Matteo Manduzio "Super pontem ange lorum"

A cura di: Cura di Gaetano Cristino, testi di: Guido Pensato, Katia Ricci e Palma Manduzio.

Matteo Manduzio  "Super pontem ange lorum" Mostra antologica di Matteo Manduzio “Super pontem ange lorum”. Un titolo-metafora che indica la necessità, una volta giunti in cima al ponte (vita, carriera), di fermarsi a riflettere rallentando il cammino.
La mostra, curata da Gaetano Cristino, riassume cinquant’anni dell’attività artistica del Maestro foggiano, nella cui opera si fondono la passione per la pittura e quella per i libri antichi.
“Pochi artisti - ha detto infatti il Presidente della Fondazione, prof. Aldo Ligustro - sono riusciti a coniugare le loro diverse passioni fino a farle diventare un tutt’uno. E tra questi c’è sicuramente Matteo ManduzioInfatti, dopo venti anni di pratica pittorica attenta a rivisitare con originalità, le maggiori espressività linguistiche dell’arte contemporanea, verso la fine degli anni ’80, Manduzio si volge alla ricerca sui ‘materiali’, ma, diversamente dagli artisti dell’arte povera, non ‘impoverisce’ né riduce all’essenziale i segni presenti sui materiali, ma li esalta. Il pittore-bibliofilo si dedica infatti alla raccolta e all’assemblaggio soprattutto di materiale cartaceo, scarto di restauri di libri antichi, per realizzare opere che mantengono traccia delle mutazioni e degli elementi simbolici che il tempo e l’artista vi hanno impresso, in una coinvolgente sintesi visiva, sensoriale e concettuale. Già, perché sia la pittura che i ‘materiali’ di Manduzio colpiscono i sensi per portarci nei territori della riflessione e della spiritualità”.
A sua volta, il curatore, Gaetano Cristino, rimarca come il percorso artistico di Matteo Manduzio si sia svolto “nel quadro e fuori”, sempre con assoluta coerenza. “Questa mostra, articolata in due sezioni, ci fa conoscere l’intero percorso della sua arte, le linee principali, le deviazioni, i vari approcci culturali, la caratterizzazione progressiva della espressività che ha rivestito di forme il suo pensiero, e soprattutto i passaggi progressivi che gli hanno consentito di ‘uscire’ dal quadro. Quando Manduzio comincia a scomporre gli oggetti e le figure per arrivare all’essenza di ciò che è rappresentato, per arrivare addirittura alla forma simbolo, ecco che l’involucro esterno quasi sparisce, diventa aria in cui le forme liberamente possono muoversi e dalla tela possono passare allo spazio ambientale concretizzandosi in opere materiche, assorbendo il vissuto di carte antiche. Il ridar voce e funzione ai materiali avviene in Manduzio in maniera del tutto particolare. Le sue carte sono arricchite di cromatismi preziosi e di elementi iconici archetipici intessuti di cultura, e le sue installazioni spesso sono la realizzazione tridimensionale di elementi figurali, anche se anti-naturalistici, sagome in particolare, già affiorati nelle sue tele. Fuori dal ‘quadro’ Manduzio ha continuato ad essere pittore, non accontentandosi dell’evidenza in sé dell’oggetto (scarto, rifiuto, recupero) ma operando per la sua sublimazione…sempre densa di tracce culturali, antiche e moderne”.
Al vernissage dell’antologica, in programma sabato 7 marzo 2020 alle ore 18, prenderanno parte il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, il curatore Gaetano Cristino, la critica d’arte Katia Ricci, Guido Pensato e l’artista.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Effebiemme, che comprende, oltre a un ricco apparato iconografico delle opere esposte, testi di Gaetano Cristino, Guido Pensato, Katia Ricci e Palma Manduzio.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 marzo 2020, escluso i giorni festivi, osservando i seguenti orari: da lunedì a sabato, ore 10-13/17-20.
 

Luoghi

  • Fondazione dei Monti Uniti - Via Arpi, 152 - Foggia
             0881.712182
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