29/04/2016 dalle 18:30  al 18/05/2016 alle 19:00

Andrea Chinese. Paesaggi binari

A cura di: Francesco Tadini, Melina Scalise

Andrea Chinese. Paesaggi binari
NELLA RASSEGNA
ARTE E LINGUAGGIO NELL’ERA DIGITALE
Due mostre d’arte e un’esposizione e laboratorio con liceali milanesi
A cura di Francesco Tadini e Melina Scalise
Apertura: mercoledì 15.30-1 9, giovedì-venerdì e sabato 16-23, domenica 11,30-1 7

“Andrea Chinese, nato negli anni 80, ha negli occhi la visione tecnologica e virtuale del mondo e lo disegna raccontando la relazione tra paesaggio antropico e naturale, tra visione aerea e bidimensionale, ma l’aspetto più interessante è che non sceglie di disegnare attraverso una linea, ma un’insieme di linee. Trasla su un foglio di carta la stessa capacità di elaborazione elettronica del pensiero di un computer: il linguaggio binario. I suoi paesaggi, prevalentemente aerei, ma anche con inserti prospettici diversi, sono il risultato di un insieme di piccoli segmenti, la cui variazione di densità, spessore, lunghezza e direzione porta alla costituzione della forma e alla dislocazione degli spazi. E’ un modo nuovo di vedere e raccontare il paesaggio, ma anche di immaginarlo e quindi di trasformarlo partendo da ciò che conosciamo e memorizziamo. Lui stesso dice “Il paesaggio è ciò che può essere raggiunto dal nostro sguardo e allo stesso tempo ciò che conserviamo nella memoria dopo aver smesso di guardare”. E’ singolare scoprire come questo artista, che vive nell’epoca digitale, sintetizzi il segno descrittivo del paesaggio attraverso una forma elementare di memorizzazione della forma e della densità della materia: bianco e nero, linea e assenza di linea, positivo e negativo. I suoi lavori nascono come piccoli disegni, in un rapporto intimista tra la raffigurazione del paesaggio e l’osservazione. Un tentativo forse di concentrare l’attenzione su una porzione dell’osservabile tecnologico (non sono mai paesaggi visibili solo ad occhio nudo, ma aerei) e sviluppare, nell’osservatore, una maggiore consapevolezza di relazione spaziale con l’ambiente, prima ancora che temporale e storica. I lavori di Chinese rappresentano la realtà e tendono all’astrazione, ovvero alla rappresentazione mentale del paesaggio: “È ciò che delimita e dà forma alle nostre possibilità, la premessa di tutte le nostre scelte possibili”- dice Chinese. Questo paesaggio, senza nome e senza tempo, è dunque sia reale che mentale. Appartiene a una dimensione conscia e inconscia del pensiero in cui viaggiano le nostre idee, le nostre possibilità di scegliere e cambiare direzioni. Viaggi mentali attraverso mappe interiori che possono essere meno complesse rispetto alla densità di informazioni che ormai riceviamo dal nostro quotidiano. Chinese forse nella visione dall’alto del mondo ristabilisce la proporzione della complessità della nostra vita e ci invita a relazionarci con paesaggi senza rumore, senza disturbi, senza complesse organizzazioni di insieme e categorizzazioni dove è contemplato un paesaggio in nero o in bianco in cui essere o non essere e sta solo a noi la scelta.” Melina Scalise

Le altre due mostre che completeranno il percorso ARTE E LINGUAGGIO NELL’ERA DIGITALE
sono:
Eleonora Prado autrice della rubrica “Moleskine e viaggi d’artista” su milanoartexpo.com, curata da Francesco Tadini, espone a Spazio Tadini in particolare i suoi disegni realizzati durante l’ultimo viaggio in Vietnam e sarà la prima artista a realizzare dal vivo opere con lo Smart Writing set di Moleskine. Si tratta di una penna che ha le premesse rivoluzionarie che ebbe il tubetto di colore per gli impressionisti permettendo loro di poter dipingere all’aperto. Con questo strumento il disegno su carta diventa automaticamente digitale moltiplicando le possibilità di espressione artistica.
Generazione MEME” è il risultato di uno stage con un gruppo di studenti del terzo anno che frequenta il liceo Scientifico Carducci di Milano a cura di Melina Scalise, psicologa, per indagare uno degli aspetti del linguaggio giovanile: i MEME. Si tratta di immagini prima disegni, poi fotografie e oggi anche brevi video utilizzati nel linguaggio web soprattutto per comunicare situazioni emotive. I ragazzi esporranno i MEME più utilizzati, ne illustreranno la nascita e l’evoluzione, il senso e la portata sociale con approfondimenti con i loro docenti ed incontri durante la durata della mostra. I giovani racconteranno se stessi e i cambiamenti linguistici in atto nell’era digitale.
 

Http://www.spaziotadini.com

Luoghi

  • Spazio Tadini - Via Niccolò Jommelli, 24 - Milano
             3664584532

    apertura da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19 o su appuntamento

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