Evans Walker

BREVE BIOGRAFIA
Walker Evans (3 novembre 1903, St. Louis, Missouri - 10 aprile 1975, New Haven, Connecticut) appassionato di letteratura - Flaubert, Baudelaire, Joyce, Hemingway – dopo aver trascorso un anno a  Parigi, studiano alla Sorbona, torna a New York nel 1927 con l'intenzione di diventare uno scrittore. I suoi primi soggetti fotografici sono dedicati alla vita urbana di Manhattan alla fine del 1920, immagini fortemente influenzate dal modernismo europeo.
Nel 1934 inizia la sua collaborazione con la rivista Fortune. Dal 1935 al 1937, Evans lavora per la Resettlement Administration, in seguito ribattezzata Farm Security Administration o FSA. La mission di uesta agenzia governativa del Ministero dell'Agricoltura era quello di fornire uno spaccato fotografico dell'America rurale nel periodo della Grande Depressione per sostenere la politica progressista  dell’amministrazione del presidente Franklin Roosevelt.
Walker Evans attraverserà molti stati americani - Pennsylvania, West Virginia, South Carolina, Georgia, Alabama, Mississippi e Louisiana - dotato di un fotocamera di grande formato (8x10 pollici). Qui realizzerà la maggior parte delle sue immagini divenute leggendarie. Nutrito della fotografia di Mathew Brady, Paul  Strand, Ralph Steiner e soprattutto Eugène Atget e August Sander, Evans associa a un'immagine       documentaria (sintesi del mondo tangibile, immagine chiara, pulita, silenziosa) la sua traduzione soggettiva,  a sua interpretazione poetica. Usa il termine di stile documentario [documentary style] e parla di documentario lirico per descrivere il suo approccio. Nell’estate 1936, Walker Evans lascia la FSA e parte in direzione Alabama con il suo amico, lo scrittore James Agee, assunto da Fortune per realizzare un reportage sulla mezzadria del cotone. Vivranno per diverse settimane con le famiglie Burroughs, Tingle e Fields. Il libro Let Us Now Praise Famous Men sarà pubblicato nel 1941.  
Nel 1938 il Museum of Modern Art di New York pubblica American Photographs in occasione della prima  retrospettiva dell'opera di Walker Evans. Questo libro rimane una delle opere chiave della storia della fotografia. Bisognerà attendere il 1971 affinché il MoMA lo consacri con una nuova mostra.                                         
Tra il 1938 e il 1941, Evans realizza una considerevole serie di ritratti nella metropolitana di New York (Many are Called pubblicato nel 1966). Dotato di una Contax 35 mm nascosta sotto il cappotto invernale,  Evans fotografa, a breve distanza, passeggeri “inconsapevoli” seduti di fronte a lui, immersi nei loro  pensieri. Diffidando sempre della dimensione arty di una certa fotografia, aperta alla cultura popolare, ll’architettura vernacolare, va rapidamente ad interessarsi alla stampa illustrata. Raccoglie o colleziona immagini di diversa tipologia, cartoline, cartelloni pubblicitari, ritagli di giornale ... Collabora con numerose riviste come Harper 's Bazaar, Vogue, Architectural Forum e Life "Labor Anonymous" è pubblicato sulla rivista Fortune nel novembre 1946. Nel 1948, Walker Evans è nominato redattore fotografico a Fortune, una posizione che occuperà per diciassette anni e che gli  permetterà di affinare la sua analisi sulla messa in sequenza delle immagini e sul rapporto tra immagine e parola. Nel 1973, Evans scopre la tecnica a stampa istantanea Polaroid SX70. Trae così un’importante serie di fotografie a colori incentrate sull’interpretazione geometrica di segnali stradali, oggetti dipinti, insegne, e     rifiuti... Queste Polaroids rivelano molto anche dei suoi ritratti personali, le sue ultime immagini.

Walker Evans. Anonymous / Walker Evans
 05/05/2016  al 10/07/2016

Due mostre – oltre 200 fotografie, magazine, edizioni rare e documenti. Gli scatti del maestro che ha scritto alcune delle pagine più memorabili…

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