XlV Premio Vasto. Percorsi di figurazione oggi

A cura di: Carlo Fabrizio Carli

XlV Premio Vasto. Percorsi di figurazione oggi  La pittura (e scultura) rischiano di diventare le vere misconosciute dell’arte contemporanea. Marginalizzate da accreditate tendenze critiche, escluse da importanti rassegne e dalle proposte di fiere e gallerie alla moda, trascurate insomma dal  sistema dell’arte, sono accusate di essere ormai fuori corso, di aver “detto tutto” 
 di Carlo Fabrizio Carli
La pittura (e scultura) rischiano di diventare le vere misconosciute dell’arte contemporanea. Marginalizzate da accreditate tendenze critiche, escluse da importanti rassegne e dalle proposte di fiere e gallerie alla moda, trascurate insomma dal  sistema dell’arte, sono accusate di essere ormai fuori corso, di aver “detto tutto” nei tanti secoli in cui hanno assolto il ruolo di linguaggi privilegiati e ancestrali dell’espressività estetica. Di costituire, insomma, delle vere e proprie “lingue morte”. Ma è poi un’argomentazione valida? L’esistenza degli uomini non è forse fondata sulla ripetizione inesauribile dei soliti gesti, sentimenti, operazioni? Eppure, ad ogni alba, il mistero dell’esistenza si ripropone intero. La pittura (e scultura) sarebbero meno efficaci dell’imperante immagine fotografica? Meno attuali delle espressioni estetiche contemporanee? Se è vero che certa pittura d'immagine può riuscire banalmente ripetitiva, è anche vero che si dà poco di così conservatore e retrospettivo, di così frustrante, di così francamente noioso e inconcludente dei conati di una provocazione mancata; di un ostinarsi a ripetere esperienze già fatte, a ripercorrere sentieri già esplorati ottanta o novant'anni fa, da avanguardie al tempo stimolanti. E se l'accademia risulta sempre fastidiosa, occorre avere il coraggio di riconoscere che la sua forma più irritante è proprio quella che si svolge all'insegna di un accademismo dell'antiaccademia, che non può neppure invocare a sua giustificazione l'alto livello tecnico dell'antica
Nella fedeltà alla pittura opera  la testimonianza molto seria di un’attitudine e di un’aspirazione riguardo cui l’artista non trova diverso linguaggio e mezzo espressivo per rispondere adeguatamente. Questa XLV edizione del Premio Vasto è dedicata, appunto, a documentare i percorsi attuali della pittura (e scultura) d’immagine. Lo fa con la consapevolezza dei limiti imposti soprattutto dalla scarsità dei mezzi finanziari, che ha forzatamente ridotto il numero degli artisti, nonché circoscritto gli ambiti geografici della loro provenienza. Ma, comunque, gli artisti invitati (venticinque, con tre opere ciascuno) delineano uno scenario ricco e variato, incentrato soprattutto su presenze giovanili, assai indicativo di quelli che sono oggi le prospettive, gli ambiti e le potenzialità della figurazione.   
Era inevitabile, e forse necessario, che la pittura (e scultura) registrassero in qualche misura gli enormi cambiamenti verificatisi nell’ambito degli scenari visivi e più estesamente culturali della contemporaneità: l’incessante martellamento retinico, i colori vivacissimi e artificiali della pubblicità e della televisione; la “pittura di strada” sospesa tra muralismo e graffitismo; il sintetismo del fumetto; l’ironia propria della versatilità linguistica postmoderna; ma vivaddio anche la perdurante suggestione del museo e della storia.
Parlare di pittura oggi, in un contesto marcato dalla pratica della contaminazione di tecniche e linguaggi, significa riconoscere innanzitutto la perdurante validità, autonomia e riconoscibilità dell’atto del dipingere  (parallelamente, si potrebbe dire del fare scultura) e dell’oggetto estetico in cui esso tradizionalmente si concretizza (il quadro o la plastica tridimensionale).
Non si tratta, beninteso, di esprimere valutazioni sul ricorso alla fotografia, al filmato, al video, al computer e a quant'altro possa intrigare i percorsi della creatività estetica contemporanea: nel corso di un secolo, lo spettro dei tradizionali canali dell'espressione estetica si è dilatato in modo impressionante. Quello che interessa è semmai puntualizzare che si tratta di linguaggi altri rispetto alla pittura, cui però spetta un autonomo ambito di praticabilità; considerazione tanto apparentemente ovvia, quanto frequentemente al momento disattesa, anche talvolta in grandi occasioni espositive pubbliche, che pure si riterrebbero impegnate istituzionalmente a garantire la pluralità delle scelte. 
 
PITTORI: Paolo Assenza – Laura Barbarini – Carlo Bertocci – Lucilla Candeloro – Sergio Ceccotti – Francesco Cervelli – Antonella Cinelli – Alessandra Di Francesco – Mauro Di Silvestre – Stefania Mileto – Cesare Mirabella – Giorgio Ortona – Luca Padroni  - Alessandro Papari – Francesco Parisi – Mauro Reggio  – Maurizio Romani  – Fernando Zucchi.
SCULTORI:  Michelangelo Galliani – Alberto Mingotti – Giuseppe Pirozzi  – Paolo Porelli – Francesca Tulli – Carlo Venturi – Franz Weidinger.
 
Il CURATORE: Carlo Fabrizio Carli è critico d’arte attivo sia sul terreno della creatività contemporanea che su quello dell’arte e dell’architettura italiane della prima metà del Novecento. In entrambi i campi ha curato mostre di rilievo come tre edizioni del "Premio Michetti" (1995, 2002, 2010), tre del "Premio Vasto" (1998, 1999, 2012), tre della "Triennale d’arte sacra" (Celano, 1997, 2000, 2007); due del "Premio Termoli" (2004, 2005). E’ stato più volte tra i curatori della Biennale d’Arte Sacra di S. Gabriele. 
Nel secondo ambito: "Metafisica costruita" sulle città di fondazione degli anni Trenta in Italia e nei territori d’Oltremare (Roma, 2002), "E42-EUR. Segno e sogno del Novecento" (Roma, 2005), la mostra storica sulla I Quadriennale del 1931 (unitamente a Elena Pontiggia), nell’ambito della XIV Quadriennale (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, 2005).   
Oltre che di molti saggi apparsi in cataloghi e pubblicazioni d’arte, è autore di svariati volumi, l’ultimo dei quali (in collaborazione con Daniela Fonti e Claudia Terenzi) è il Catalogo Generale della Galleria comunale di Termoli (De Luca, 2010). In corso di stampa è Un'antologia di Belle Arti sui restauri di opere d'arte promossi dalla Fondazione Carichieti.
Dopo aver scritto per decenni su quotidiani, settimanali e  periodici, collabora attualmente al mensile AD.
Dal 2002 (con una breve interruzione) è consigliere di amministrazione  della Fondazione Quadriennale d’Arte di Roma.
 
INFORMAZIONI:
XLV Premio Vasto di Arte Contemporanea: “Percorsi di figurazione oggi”.
Curatore: Carlo Fabrizio Carli
Organizzazione: Comitato Premio Vasto d’Arte Contemporanea; Presidente Avv. Roberto Bontempo
Luogo: Vasto – Scuderie di Palazzo Aragona
Durata: 14 luglio -  28 ottobre 2012.
  

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