Segni Reversibili di Alessio Fralleone Myra/on trasformazioni “Omaggio a Gore Vidal”

La mostra di Alessio Fralleone, curata da Chiara Pirozzi, è la prima del progetto Myra/on trasformazioni che omaggia Gore Vidal dalla cui penna prese vita il personaggio di Myra Breckinridge

di Teresa Buono
Segni reversibili, segni in continua mutazione, una mutazione che porta ad un cambiamento di senso, di significato.
La mostra di Alessio Fralleone, curata da Chiara Pirozzi, è la prima del progetto Myra/on trasformazioni che omaggia Gore Vidal dalla cui penna prese vita il personaggio di Myra Breckinridge, la quale si spoglia della propria virilità per divenire un’affascinante donna. Ma Myra non racconta solo la storia di un individuo, nuovo, femminile e maschile al contempo, è anche un’analisi acuta sulla società, sull’ambivalenza tra volontà di giustizia e voglia di esercitare potere sul mondo, su i meccanismi di questo potere.
Fralleone ispirato dalla prosa di Gore, non si sottrae alla sperimentazione, non lo fa neanche quando l’imprevedibilità è alta, specie se a sperimentare non è unicamente l’artista, ma anche il pubblico.
E’ ciò che è avvenuto alla Whitecubealpigneto, ove Fralleone ha vissuto e lavorato per tre giorni,invitando gli spettatori a divenire veri protagonisti. La risposta è stata più che positiva: l’iniziale indugio dei “non addetti ai lavori” si è dissolto in una scioltezza dei movimenti che ha lasciato sulle sette carte da lucido una miriade di segni, ricomposti e tuttavia ancora liberi nelle stratificazioni dell’ampia tela finale.
Infatti la peculiare consuetudine di Fralleone di lavorare direttamente sulla trasparente carta da lucido consente le sovrapposizioni caratteristiche della sua opera; dopo l’asciugatura pone le carte sulla tela, che così diviene palpitante, acquisisce senso, grazie a quello strato che la ricopre come una “pelle”, come la definisce l’artista stesso.La genesi della tela così costituita mette a rischio l’opera medesima: si può ancora definire opera d’arte se a realizzarla non è più unicamente l’artista?
Seguono altre due opere di grande formato, queste completamente autografe, ma sempre realizzate nei tre giorni vissuti alla Whitecubealpigneto. In una domina, su uno sfondo azzurro, una figura che mostra il sesso, in una posa languida e sensuale, nell’altra tela, il rosso, l’oro, il nero, si stagliano su un fondo anch’esso azzurro, in un insieme che sarebbe completamente astratto se non fosse per la presenza di qualche elemento simbolico, un rimando agli organi genitali, al maschile e al femminile. La carta lucida sconfina rispetto alla tela, s’increspa, si piega, s’arriccia e rende più evidente la “pelle” al di sotto della quale sono visibili delle parole: “vendimi” “comprami” “affittami”.L’artista dimostra di saper guardare al mondo dell’arte cui pure appartiene, in modo critico, riconoscendo come questo sia soggetto alle regole del mercato, come l’opera d’arte diventi valore economico prima ancora che artistico. Seguono una serie di acquerelli a tecnica mista in cui dominante è la tematica sessuale. Corpi nudi, le cui parti sono rese ora con estrema veridicità, ora accennate, il tutto a rendere uno stato che è insieme della mente e del corpo, due aspetti inestricabili nell’opera di Fralleone come nella vita di ogni singolo uomo.
                                                                                                                             
dal 29 Ottobre al 21 Dicembre
Whitecubealpigneto – ROMA    www.whitecubealpigneto.com