Progetto d’arte contemporanea “Obiettivo Mediterraneo”, Lecce

Si intitola “Obiettivo Mediterraneo: Italia – Turchia Dialogo tra culture” la manifestazione di respiro internazionale curata a Lecce da Dores Sacquegna della Primo Piano LivinGallery e da Art Project for the Turkey Organization Commitee, Emine Tokmakkaya, di Instanbul.



Si intitola “Obiettivo Mediterraneo: Italia – Turchia Dialogo tra culture” la manifestazione di respiro internazionale curata a Lecce da Dores Sacquegna della Primo Piano LivinGallery e da Art Project for the Turkey Organization Commitee, Emine Tokmakkaya, di Instanbul.
            Con la partecipazione importante di artisti turchi e numerosi artisti italiani, il progetto prevede una serie di eventi d’arte e cultura che si articoleranno sino al 2012. Il primo evento è stato realizzato nel cuore barocco di Lecce, a Palazzo Turrisi, dove si è svolto il Symposium Internazionale Puglia-Turchia al quale hanno partecipato storici dell’arte, curatori, docenti di Accademia e artisti sia italiani che turchi. Intorno ai temi della cultura (in particolare della cultura visiva) i numerosi relatori (Marina Pizzarelli, Francesca De Filippi, Nicola Elia, Marinilde Giannandrea, Salvatore Luperto, Fernando Miglietta, Francesco Spada, Maria Vinella, Cristina Caiulo, Aydanur Yenel, Sevdiye Kadioğlu, Dilek Türkmenoğlu, Nihan Içöz, Özge Tuğçe Gökalp, Ferah Nur Dündar e gli artisti Carlo Michele Schirinzi, Meltem Söylemez,Mahmut Öztürk, Sinan Şençiçek, Hülya Bozbiyik, Evrim Özeskici) hanno comparato affinità etiche ed estetiche tra un Oriente e un Occidente che – oggi più che mai – hanno necessità di momenti di incontro e scambio.
 
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            Contemporaneamente sono state inaugurate le mostre “Eventi passati” e “Identità e paesaggio per una nuova cultura del territorio”. La prima è stata dedicata all’arte turca ed è stata ospitata nelle ariose sale della Galleria Primo Piano LivinGallery, che ha proposto opere pittoriche, scultoree, installazioni di Emine Tokmakkaya, Meltem Söylemez, Mahmut Öztürk, Reyhan Demir Bağadir, Hakki Engin Giderer, Asli Işiksal, Zeynep Gergin, Figen Çifçi, Sinem Çimen, Filiz Hatioğlu, Yasemin Yenigül, Adnan Doğan, Ekin Erman, Şükran Ulucan, Selda Cengiz, Bengisu
Bayrak, Saliha İşil Yaltirakli, Fatoş Asli Kutluay, Yakup Göktaş, Necmettin Karabulut, Meliha Yilmaz, Lale Altinkurt, Erhan Ekler, Gülay Çalli, Ayten Mungan, Emine Öztürk, Özlem Haliloğlu, Aysel Ekiz, Emel Gülçin Ülker, Fethiye Alev Akseki, Sevdiye Kadioğlu, Sinan Şençiçek, Hülya Bozbiyik, Evrim Özeskici.
            La seconda è stata accolta negli imponenti spazi del Castello Carlo V e ha proposto le opere di Nicola Elia, Caterina Gerardi, Francesca Speranza, Fernando Miglietta, Marcello Moscara, Guillermina De Gennaro, Gianluca Russo. Inoltre, il performer salentino Massimiliano Manieri ha presentato un omaggio dalla forte suggestione emozionale all’incontro tra arti e culture.
            Sempre presso Primo Piano LivinGallery, si è svolta anche la rassegna di video-arte e cinema“Stazioni Meterologiche”, realizzata da artisti pugliesi e turchi. Mediante il racconto di nove autori, la rassegna ha evidenziato l’interesse per le complesse tematiche sociali e culturali della contemporaneità. Ad esempio, la brava Sarah Ciracì ha lavorato sulle problematiche del nucleare in video realizzati ai confini tra arte e scienza. La video-performance interattiva di Ezia Mitolo, “Ombramalombra”, è un dialogo muto tra corpo umano e tecnologia che si interrogano sul processo empatico. Tra parola gesto preghiera, si articola il “Dia-Log/Mono-Log” dell’artista turco Asli Kutluay. Interessante il video “L’Arca di Noè:Gallipoli-Turchia” di Gianluca Russo con una testimonianza sul viaggio avventuroso dei profughi. Nel film “Dönme İstanbul - Fragments Of Change” di Jacopo Mario Gandolfi si assiste ai risultati di un'indagine sugli effetti delle trasformazioni, sia culturali che storiche, vissute dagli abitanti di Istanbul durante il ventesimo secolo. Nel mirabile “Senza arte né parte”, film ambientato nel Salento e diretto da Giovanni Albanese, l’artista-regista narra il cortocircuito tra due mondi diametralmente opposti tra loro: la realtà del quotidiano e la realtà dell’arte contemporanea. Con lo struggente e suggestivo “Mammaliturchi!”, Carlo Michele Schirinzi rivive il percorso tragico della migrazione di ieri e oggi. La video-installazione “Macromondi” di Raffaele Fiorella riflette sulle dimensioni d’incertezza dell’uomo, mentre Francesco Schiavulli costruisce una sorta di dialogo muto tra mondo mistico e mondo sociale.
            Il progetto annuale ha i patrocini di: Ministero Cultura e Turismo (Turchia), Ministero degli Affari Esteri, Assessorato alla Cultura Educazione ed Arte (Turchia), Unione turca delle Facoltà delle Belle Arti, Accademia di Belle Arti di Lecce, Provincia di Lecce, Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, Fondazione Museo Pino Pascali.