Premio Pino Pascali 2013 – XVI Edizione a Mat Collishaw

A cura di: Maria Vinella

Premio Pino Pascali 2013 – XVI Edizione a Mat Collishaw

La XVI edizione del Premio Pino Pascali assegnato dal Museo Pascali di Polignano (Bari) è stato attribuito all’autore inglese Mat Collishaw. Componente della YBA, la Young British Artists, ed esponente della scuderia Saatchi, Collishaw (nato nel 1966 a Nottingham e residente a Londra) è un raffinato intellettuale che concentra la propria poetica sulle molteplici possibilità percettive dell’immagine, utilizzando tutti i medium che l’arte contemporanea mette a sua disposizione: dalla fotografia alla scultura, dal video alle installazioni ambientali.
L’artista, attraverso la fusione di più codici espressivi, introduce l’osservatore all’interno di un suggestivo scenario multipercettivo e plurisensoriale, nel quale convivono temi come la relazione tra la vita e la morte, e la caducità e la vanitas intese come riflessione sulla precaria e terrifica condizione dell’esistenza umana.
Negli ultimi dieci anni, il lavoro di Mat Collishaw è stato esposto in innumerevoli esposizioni personali in tutto il mondo (Cohen Gallery, New York; XLV Biennale di Venezia; Lisson Gallery, Londra; Galleria d'Arte Moderna, Bologna e Museo di Arte Contemporanea di Varsavia nel 2000; Art & Public, Ginevra; Hysteria, al Freud Museum di Londra è del 2009). Dal 2010 al 2011 espone “Magic Lantern”, un monumentale lavoro 3D dal diametro di dieci metri che raffigura delle falene danzanti attorno ad una fiamma, opera commissionata dal Victoria & Albert Museum di Londra.
La commissione del Premio Pascali, composta da Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Museo Pino Pascali e da due giovani critici, L. Madaro e A. Tolve, ha dedicato il premio allo sfaccettato immaginario visivo dell’artista inglese. “Il suo sguardo indaga la storia dell’arte e scruta la realtà – ha stabilito la commissione – mettendola in scena con un’enfasi che spesso ha temperature drammatiche e allegoriche. Il fulcro attorno a cui ruota la sua ricerca è sostanzialmente l’interesse per la citazione, che si risolve in un viaggio nei territori della cultura visiva del nostro tempo, rivelando temi universali e imperituri, come la bellezza, la violenza e la morte”.
In occasione della mostra personale organizzata per l’evento, presso la Fondazione Museo Pino Pascali sono esposte una ventina di opere che ripercorrono la produzione più significativa di Collishaw, realizzata dal 1998 al 2012.
Tra le fotografie, i video, le opere in 3D, una grande installazione ambientale site-specific, intitolata “Island of the Dead”, altera la percezione dello spazio nel salone centrale del museo, rendendo l’atmosfera ambientale mistica e quasi sacrale. La monumentale proiezione virtuale dell’opera l’Isola dei Morti di Böcklin, definisce un rapporto misteriosamente romantico con il paesaggio marino visibile al di là della vetrata del Museo, paesaggio interpretato dall’artista come allegoria di uno spazio dilatato e magico, approdo senza tempo e senza confini. Nella video-installazione di Collishaw la luce passa dal crepuscolo all’alba e mai come in questo caso la natura e l’artificio si confrontano e dialogano tra loro.
Sono sempre tempo e luce ad essere protagonisti dell’altra conturbante video-installazione “The end of Innocence” dedicata al ritratto di Innocenzo X di Velasquez, dipinto reinterpretato anche da Bacon. Qui, una sottile e intrigante operazione di metalinguaggio tendente a mettere in luce la forza nefasta del potere, velata dall’angoscia del possesso distruttivo.
In mostra, sono visibili altre opere fotografiche dedicate alla vanitas e riletture di celebri dipinti appartenenti alla storia dell’arte del passato.
(La mostra rimarrà aperta sino al 15 settembre 2013 presso il Museo Pascali di Polignano, Bari)


La XVI edizione del Premio Pino Pascali assegnato dal Museo Pascali di Polignano (Bari) è stato attribuito all’autore inglese Mat Collishaw. Componente della YBA, la Young British Artists, ed esponente della scuderia Saatchi, Collishaw (nato nel 1966 a Nottingham e residente a Londra) è un raffinato intellettuale che concentra la propria poetica sulle molteplici possibilità percettive dell’immagine, utilizzando tutti i medium che l’arte contemporanea mette a sua disposizione: dalla fotografia alla scultura, dal video alle installazioni ambientali.
L’artista, attraverso la fusione di più codici espressivi, introduce l’osservatore all’interno di un suggestivo scenario multipercettivo e plurisensoriale, nel quale convivono temi come la relazione tra la vita e la morte, e la caducità e la vanitas intese come riflessione sulla precaria e terrifica condizione dell’esistenza umana.
Negli ultimi dieci anni, il lavoro di Mat Collishaw è stato esposto in innumerevoli esposizioni personali in tutto il mondo (Cohen Gallery, New York; XLV Biennale di Venezia; Lisson Gallery, Londra; Galleria d'Arte Moderna, Bologna e Museo di Arte Contemporanea di Varsavia nel 2000; Art & Public, Ginevra; Hysteria, al Freud Museum di Londra è del 2009). Dal 2010 al 2011 espone “Magic Lantern”, un monumentale lavoro 3D dal diametro di dieci metri che raffigura delle falene danzanti attorno ad una fiamma, opera commissionata dal Victoria & Albert Museum di Londra.
La commissione del Premio Pascali, composta da Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Museo Pino Pascali e da due giovani critici, L. Madaro e A. Tolve, ha dedicato il premio allo sfaccettato immaginario visivo dell’artista inglese. “Il suo sguardo indaga la storia dell’arte e scruta la realtà – ha stabilito la commissione – mettendola in scena con un’enfasi che spesso ha temperature drammatiche e allegoriche. Il fulcro attorno a cui ruota la sua ricerca è sostanzialmente l’interesse per la citazione, che si risolve in un viaggio nei territori della cultura visiva del nostro tempo, rivelando temi universali e imperituri, come la bellezza, la violenza e la morte”.
In occasione della mostra personale organizzata per l’evento, presso la Fondazione Museo Pino Pascali sono esposte una ventina di opere che ripercorrono la produzione più significativa di Collishaw, realizzata dal 1998 al 2012.
Tra le fotografie, i video, le opere in 3D, una grande installazione ambientale site-specific, intitolata “Island of the Dead”, altera la percezione dello spazio nel salone centrale del museo, rendendo l’atmosfera ambientale mistica e quasi sacrale. La monumentale proiezione virtuale dell’opera l’Isola dei Morti di Böcklin, definisce un rapporto misteriosamente romantico con il paesaggio marino visibile al di là della vetrata del Museo, paesaggio interpretato dall’artista come allegoria di uno spazio dilatato e magico, approdo senza tempo e senza confini. Nella video-installazione di Collishaw la luce passa dal crepuscolo all’alba e mai come in questo caso la natura e l’artificio si confrontano e dialogano tra loro.
Sono sempre tempo e luce ad essere protagonisti dell’altra conturbante video-installazione “The end of Innocence” dedicata al ritratto di Innocenzo X di Velasquez, dipinto reinterpretato anche da Bacon. Qui, una sottile e intrigante operazione di metalinguaggio tendente a mettere in luce la forza nefasta del potere, velata dall’angoscia del possesso distruttivo.
In mostra, sono visibili altre opere fotografiche dedicate alla vanitas e riletture di celebri dipinti appartenenti alla storia dell’arte del passato.
(La mostra rimarrà aperta sino al 15 settembre 2013 presso il Museo Pascali di Polignano, Bari)