MOSTRA “MILK” in masseria, a Taranto

A cura di: Maria Vinella

MOSTRA “MILK” in masseria, a Taranto
Il progetto “Luoghi d’arte”, ideato da Lucia Anelli, giunge alla terza edizione con la collettiva “Milk”, presso la Masseria Pilano, in provincia di Taranto.
Dedicata al nettare mitico, al cibo materno necessario alla vita, la mostra ospita quindici artisti che focalizzano le proprie attenzioni sul rapporto molteplice tra Terra-Natura-Cultura-Vita.


 
di Maria Vinella
 
Il progetto “Luoghi d’arte”, ideato da Lucia Anelli, giunge alla terza edizione con la collettiva “Milk”, presso la Masseria Pilano, in provincia di Taranto.
Dedicata al nettare mitico, al cibo materno necessario alla vita, la mostra ospita quindici artisti che focalizzano le proprie attenzioni sul rapporto molteplice tra Terra-Natura-Cultura-Vita.
“Milk simboleggia la nascita, con tutte le sue implicazioni ontologiche, la purezza, lo scambio. Il passaggio. Una riflessione dura e necessaria sul problematico svezzamento etico che ci pone sempre in bilico tra essere e ambizione, finito e incommensurabile, desiderio e ripensamento”, come spiega la curatrice.
La mostra presenta opere site specific, con sezioni performance, video, installazione e fotografia. L’allestimento prevede un percorso originale, immerso nella natura e tra le antiche architetture rupestri, tra i viali campestri e la corte tra i trulli. Qui, le opere e le installazioni si confrontano con antiche storie e tradizioni locali, nonché con gli abitanti del luogo (turisti, villeggianti di passaggio, animali degli allevamenti…).
“Milk” è dislocata in tre ambienti lungo un percorso stabilito: i trulli (antiche mangiatoie), il parco, la stalla abitata dai bovini. Quest’ultimo, il luogo-guida atipico e destabilizzante, si è rivelato insolitamente perfetto per accogliere, tra gli animali vivi, le opere d’arte: la luminescente installazione azzurrata di Giulio de Mitri accolta in un lungo corridoio della originaria struttura architettonica, l’ironica installazione luminosa di Daniela Corbascio dedicata ai giovani vitelli (cfr. foto), l’insolita sequenza fotografica di Maria Martinelli dedicata alla Masseria Pilano (cfr. foto), il poetico lavoro in terracotta di Floriana Mucci accolto dall’ombra di un ulivo, l’erotica tavola imbandita di Magda Milano, le splendide foto sull’eden perduto di Danilo De Mitri, l’installazione di scritture di Oronzo Liuzzi poste su antiche sedie dislocate tra gli alberi, e poi, ancora, il video di un onirico e mitico labirinto di Patrizia Piccinni, la minuscola scultura con un piccolo mare di latte di Dario Agrimi, il gioco linguistico di Franco Altobelli, il riciclaggio poetico delle vecchie bottiglie del latte in vetro di Alfio Cangiani, gli ironici omaggi di Pino Caputi e di Giulio Giancaspro, l’installazione pop di Franco Sannicandro, la ‘grande madre-mucca del latte’ del visual-designer Mimmo Ciocia.
La mostra è visitabile, dal tramonto in poi, presso la Masseria Pilano sino a fine estate.
 

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