Il Mattino

Come va il mercato dell’arte contemporanea in tempo di crisi? Nonostante tutto, nonostante i segni evidenti, palpabili, della sfavorevole congiuntura economica il mercato dell’arte “tiene” e tenta di cogliere i timidi accenni di ripresa che qua e là si manifestano: se ne è avuta conferma in questi giorni a Miami Beach, nell’ambito della ottava edizione di Art Basel Miami Beach che esporta al caldo della Florida il modello che ha fatto della città svizzera il centro propulsore del mercato dell’arte contemporanea. Nutrita la presenza italiana (tredici), e napoletana, tra le 250 gallerie presenti: nella rassegna principale partecipano con le loro scuderie di artisti Alfonso Artiaco, Lia Rumma e la combattiva Paola Guadagnino (T293), mentre nell’ambito del circuito «Scope» partecipa tra gli altri Mimmo Scognamiglio che risulta per il catalogo un gallerista milanese, per il fatto che da un paio d’anni ha affiancato allo spazio di via Mariano D’Ayala quello nel capoluogo lombardo. «Segnali di ripresa? Io – commenta Artiaco, che tra i suoi artisti presenta Bianco-Valente e Perino e Vele - sono attento al mercato e per indole guardo sempre al futuro: e quindi dico che ho potuto riscontrare segni di attenzione che fanno sperare in un domani positivo. Anche per il presente non mi posso lamentare: ho bravi artisti, tra cui Paolini, Gilbert & George, Anri Sala e le loro opere tengono bene il momento. Diamoci da fare, e il momentaccio passerà». Da Pozzuoli a Miami anche Lello Lopez, che nella sezione «Verge Art Fair Miami Beach» , piattaforma internazionale per le più stimolanti ed interessanti novità, è presente con il video «The dream of Salvatore Poliphemus» negli spazi della Gitana Rosa Gallery, celebre spazio di New York. Il video di Lopez, con musiche realizzate da Costantino Artiaco, è girato nei luoghi dove Salvatore vive, in presa diretta. «Polifemo - ricorda l’artista - è il sopranome che da bambino si conquistò, giocando con arco e frecce improvvisate, ferendosi irrimediabilmente a un occhio. Il video racconta di un possibile sogno di persone che come lui vivono ai margini della società. Forse è anche una speranza. Salvatore, infatti, ha una salute cagionevole ed è stanco. Si addormenta e sogna. E questo è il suo gesto estremo, la sua ribellione. Si incammina silenziosamente, insieme agli altri fedeli in una processione del Corpus Domini: verso Dio».