FREELINEart – VIA LIBERA all’Arte

A cura di: Maria Vinella

FREELINEart – VIA LIBERA all’Arte  Nelle restaurate sale della Galleria Comunale di Palazzo Roberti a Mola di Bari, otto giovani e giovanissimi artisti si misurano con la molteplicità dei linguaggi dell’arte contemporanea, avventurandosi in un territorio dove l’arte è gioco e avventura, sperimentazione e scoperta, è occasione di ricerca di nuovi modi e nuovi linguaggi. 
 di Maria Vinella
 
Nelle restaurate sale della Galleria Comunale di Palazzo Roberti a Mola di Bari, otto giovani e giovanissimi artisti si misurano con la molteplicità dei linguaggi dell’arte contemporanea, avventurandosi in un territorio dove l’arte è gioco e avventura, sperimentazione e scoperta, è occasione di ricerca di nuovi modi e nuovi linguaggi. Saldando rigore e gusto dell’ironia, originalità e serialità, gli autori propongono opere che non sono solo quadri o sculture o fotografie, ma intreccio di piccoli eventi e private storie. Sempre in dialogo serrato con il nostro ambiente e il nostro tempo. Con il coordinamento e la cura dell’Ecomuseo delle Antiche Ville, gli artisti sperimentano messaggi poetici, slittamenti linguistici, smalti e acrilici, fumetti e collage, illustrazioni e assemblaggi, segni iconoclasti, esercizi visionari, paesaggi onirici, scenari fiabeschi. Tutto questo (e altro ancora) va alla deriva nel quotidiano dell’arte. Liberamente. Senza troppi vincoli e senza troppe regole. Anche questi artisti inseguono la bellezza “a portata di mano” che non trascende più. Che trasgredisce “l’aura”. Che respinge “l’apparizione di una lontananza” (Benjamin) per cercare “il potere della vicinanza” (Valéry). E, allora, tra illusione e trasgressione, naufragio e utopia, ecco le proposte lanciate con nonchalance da Freeline-art.
Ad esempio, Giulio Giancaspro usa tecniche grafiche e pittoriche per creare campi visivi che giocano con l’iconografia pop coniugata dai linguaggi mediali e dei new media. Con ironia, i suoi lavori destrutturano, analizzano e ristrutturano la comunicazione pubblicitaria raggiungendo inusuali prospettive e desueti punti di vista. Nelle sue ultime produzioni si evince un certo interesse verso la natura faunistica da salvaguadare, trattando con cura e semplicità l'aspetto biologico dell'immagine di ogni essere e del nome recuperato. FrancescoChiricallo privilegia le tecniche grafiche per realizzare sperimentazioni verbo-visive, opere di mail-art, elaborazioni digitali. In questo caso, nella serie “Historia”, lavora con la fotografia per condurre una ricerca di texture naturalistiche riprese con l’obiettivo fotografico e manipolate graficamente. In realtà non è il soggetto che lo interessa, ma la manipolazione di mezzi e tecniche, di immagini e testi, di scritture trovate o inventate.
Le installazioni di Barbara Simone sono a tecnica mista, di varie dimensioni, e si basano principalmente su collage e assemblage. Partendo da tele dipinte ad acrilico, le opere comprendono carta, ritagli di quotidiani, etichette di cartone, bulloni, chiodi, spille, viti anche arrugginite, pezzi meccanici di orologi, e altri oggetti casuali che hanno come unica caratteristica l'essere di metallo (rame, ottone, lega argento). Nel ciclo “Modus vivendi” troviamo racconti quotidiani, piccole storie segrete, narrazioni emotive
I lavori di Mariangela Cassano fanno parte tutti di una stessa serie realizzata con tecnica a collage su cartoncino o rosaspina. “New Age” è il titolo di questa nuova produzione. Nuova come il percorso intrapreso: una ricerca e una sperimentazione che unisce lo studio del colore e diversi supporti. Ne risultano collage in cui ogni singolo elemento è studiato prima singolarmente, poi composto con altri con una “casualità guidata”. Le opere, come tanti piccoli tasselli di un unico insieme, rispecchiano il percorso rigoroso di ricerca interiore. Anche Giovanni De Serio utilizza svariate tecniche e adopera molteplici materiali. In questa occasione, nel ciclo “Evoluzione antropomorfa”, realizza incisioni sperimentali (monotipi xilocalcografici da matrice in forex) alle quali affida ardite soluzioni stilistiche e una forte sensibilità percettiva. Il fulcro della sua ricerca è l'uomo, le relazioni tra istinto e ragione, spazio e tempo, mente e corpo.
Nelle tecniche grafiche e pittoriche, nelle tele e cartoni di Anna Pasquale troviamo un gesto elegante che traccia segni dal sapore informale, dove graffi e scritture improvvisate sono incise negli smalti e negli acrilici, dove definiscono luoghi mentali e orizzonti sentimentali. I nuovi paesaggi inventati si formano dal sovrapporre i colori per poi levarli e scorticarli, così “l'apparenza lascia il posto all'essenza”, come l’artista stessa afferma.
Il tema trattato da Maria Luigia Silvano nella serie di illustrazioni esposte è quello dei sensi, sviluppato in relazione a problematiche come quelle del dolore, della morte e della malattia (ricorrente è la presenza di un corvo che, oltre alla saggezza e alla lungimiranza, simboleggia proprio la morte). Gli organi di senso fantasticamente disegnati, in modo più o meno riconoscibile, si presentano spesso agonizzanti e, in più casi, ricordano fiori carnivori, cellule sensoriali, parti anatomiche o diversi organismi naturali e innaturali.
Infine, i paesaggi mutevoli di Rossella Laterza nascono dall’impasto di sabbie, terre, stoffe, colori e frammenti di specchi e materiali lucidi. Partendo da una figurazione essenziale e scarna, l’autrice sviluppa una ricerca materica che la porta oltre i confini della forma. Nascono, in tal modo, strane forme dal gusto decorativo, sospese tra geometrismo e informale.
(Sede: Palazzo Roberti, Piazza XX Settembre, Mola di Bari, patrocinio dell’Amministrazione Comunale e della Regione Puglia, agosto-sett. 2012)
 
 

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