Centrosei. Storia di una Galleria

A cura di: Maria Vinella

Centrosei. Storia di una Galleria

Il volume “Centrosei. Storia di una Galleria”, a cura di Christine Farese Sperken, ricostruisce le vicende della Galleria Centrosei che per oltre vent’anni operò a Bari, segnando la storia culturale del territorio.


Il volume “Centrosei. Storia di una Galleria”, a cura di Christine Farese Sperken, ricostruisce le vicende della Galleria Centrosei che per oltre vent’anni operò a Bari, segnando la storia culturale del territorio. Nato grazie al ricchissimo archivio (fatto di cataloghi, foto, album,
recensioni, inviti, lettere, locandine) del compianto Nicola De Benedictis – archivio donato per intero all’Università Aldo Moro di Bari – il testo traccia un insieme di itinerari densi di suggestivi percorsi di ricerca e originali tappe espressive. Tutto iniziò nel 1970, quando sei artisti (Umberto Baldassarre, Mimmo Conenna, Sergio Da Molin, Franca Maranò, Michele Depalma, Vitantonio Russo) fondarono l’Associazione Culturale “Centrosei – Arte Contemporanea – Nuove Situazioni”. Il sodalizio, pur animato da cambiamenti dovuti a nuovi inserimenti e necessari abbandoni, sino al 1991 svolse con passione la funzione di sostegno alla crescita culturale cittadina, impegnandosi nella diffusione delle sperimentazioni regionali e tessendo una fitta rete di scambi con le esperienze innovative nazionali e internazionali.
Tanti i nomi degli artisti proposti in due decenni dalla Galleria. Ricordiamo: Sol Lewit, Getulio Alviani, Mimmo Paladino, Luigi Ontani, Enrico Job, Pier Paolo Calzolari, Joseph Beuys, Giuseppe Capogrossi, Aldo Spoldi, Claes Oldenburg, Ettore Consolazione, Pietro Coletta, Michele Zaza, Mimmo Conenna, e i più giovani Giovanni Albanese, Lino Sivilli, Ettore Spalletti, Biagio Caldarelli ecc. Innumerevoli le rassegne collettive curate da noti critici, da Filiberto Menna a Nello Ponente, da Gillo Dorfles a Luigi Lambertini, da Pietro Marino a Enrico Crispolti, da Renato Barilli a tanti altri. Tra i movimenti artistici presenti nella copiosa programmazione: la Poesia Visiva, la Land Art, l’Arte Povera, la Body Art, l’Arte Concettuale, la Mail Art, senza escludere l’Astrattismo e le varie declinazioni della Figurazione pittorica e scultorea. Inoltre, un posto importante nella storia del Centrosei lo ebbe il linguaggio fotografico. Giorgio Ciam fu uno dei primi artisti-fotografi ad esporre; seguirono Giorgio Colombo, Plinio Martelli, Franco Summa, e poi ancora Pino Settanni, Bruno Del Monaco, Angelo Saponara, Tina Modotti ecc. Anche gli artisti del Teatro SE animarono innumerevoli volte lo spazio della Galleria con le loro azioni performative.
Franca Maranò, pioniera dell’arte al femminile in Puglia, oltre a mostrare le proprie ricerche, sostenne numerose personali di artiste e tra le donne invitate dal Centrosei figurarono alcune delle più impegnate sulla scena italiana, dalla studiosa femminista Mirella Bentivoglio alla poetessa visiva-sonora Tomaso Binga, dalla scultrice Maria Lai alla concettuale Lucia Romualdi, sino ad Adele Plotkin, Elisa Montessori, Ketty La Rocca, Renata Boero, Ada Costa, Fiorella Rizzo, Simona Weller, Marisa Albanese. Il volume, edito da Mario Adda, con competenza documenta un pezzo significativo della storia complessa, e per certi versi frammentaria, dell’arte contemporanea italiana.