BRUNO LISI

Bruno Lisi, artista del segno, è stato il vero fulcro in quel libero scambio di energie, incondizionate da mercato e sovrastrutture sempre più vincolanti per le ricerche estetiche contemporanee, che tutt’oggi contraddistingue lo spazio storico di via Flaminia 58 a Roma, occasione di crescita e di confronto non solo per tanti artisti e curatori che vi transitano ma per tutti quelli che nel suo studio hanno conosciuto un luogo aperto e accogliente.


BRUNO LISI
lunedì 28 maggio 2012; ore 18,30
 
Bruno Lisi, artista del segno, è stato il vero fulcro in quel libero scambio di energie, incondizionate da mercato e sovrastrutture sempre più vincolanti per le ricerche estetiche contemporanee, che tutt’oggi contraddistingue lo spazio storico di via Flaminia 58 a Roma, occasione di crescita e di confronto non solo per tanti artisti e curatori che vi transitano ma per tutti quelli che nel suo studio hanno conosciuto un luogo aperto e accogliente.
A distanza di un mese dalla sua morte, AOC F58 intende ricordarlo con una prima iniziativa rivolta a quanti sono stati fortunati testimoni della sua presenza, esplicata negli anni di docenza, nelle amicizie, e soprattutto in una pratica artistica di esemplare chiarezza intellettuale.
L’apertura dello studio e della galleria per una sera offrirà in visione le opere del 2011 e 2012 insieme ad altre testimonianze del lavoro di Bruno Lisi.
 
 "Come ha scritto Patrizia Ferri in occasione di una delle mostre
dell'artista: 'La ricerca segnica nell’arte come prolungamento all’esterno dell’interiorità dell’autore ha espresso contemporaneamente la necessità di ripristinare la ragione e la funzione dell’arte stessa: i segni di Bruno Lisi trasmigrano dalle tele cristallizzandosi in filamenti metallici bloccati in una dimensione di immutabilità e insieme aperti a mille vibrazioni, steli ritorti e spettrali,che prendono immediatamente vita accendendosi per un raggio di luce che li attraversa nelle strutture trasparenti di metacrilato, come tracce fossili di una natura interiorizzata che affiora da strati profondi dell’essere, portata alla luce e trasposta nel vuoto, nell’immateriale come per operare una sorta di ultima, strenua salvaguardia.
Dal grado zero di un’assenza sensibile, Lisi con la sua capacità di sublimare i valori intrinseci e metaforici dei materiali, ci indica attraverso presenze raggelate e luminosissime, silenziose ed enigmatiche in equilibrio tra esserci e nulla, che se la vita oggi più che mai è altrove, il compito dell’artista è riportarla qui e ora illuminandola del domani. Le opere affascinanti, silenziose e irraggiungibili di Lisi, aprono un varco al volo dell’immaginazione, al mare profondo dell’essere nello spazio vuoto delle infinite possibilità e dei mondi auspicabili a cui attingere attraverso l’arte."