Alberto Magnelli, opere 1910-1970

A cura di: Mary Attento

Alberto Magnelli, opere 1910-1970  Valorizzare presso il grande pubblico uno straordinario artista italiano, uno dei padri dell’astrattismo europeo, che ha operato soprattutto in Francia pur amando la sua terra d'origine – sulla sua tomba ha voluto la scritta “Alberto Magnelli, pittore fiorentino” 
Alberto Magnelli, opere 1910-1970: esposizione di 164 lavori
di Mary Attento
 
 
Valorizzare presso il grande pubblico uno straordinario artista italiano, uno dei padri dell’astrattismo europeo, che ha operato soprattutto in Francia pur amando la sua terra d'origine – sulla sua tomba ha voluto la scritta “Alberto Magnelli, pittore fiorentino” – è l'intento dell'importante mostra - curata da Giorgio Agnisola - che è possibile visitare fino al 16 settembre 2012 a Gaeta (LT).
Promossa dal Comune di Gaeta, dall’Associazione Culturale Novecento e da Monte-Carlo International Art, “Alberto Magnelli, opere 1910-1970” - allestita nella Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta” - ha ottenuto i patrocini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, della Regione Lazio, della Provincia di Latina e della Camera di Commercio di Latina.
La mostra è strutturata in sei sezioni principali - che ripercorrono le diverse fasi della produzione dell'artista - per un totale di centosessantaquattro opere esposte, tra dipinti, disegni, collages, linoleografie: Gli esordi e i primi anni Dieci (1910-1917), le “Esplosioni liriche” (1918-1919), il “Realismo Immaginario” (1920-1931), “Les Pierres éclatées” (1931-1935), l'opera astratta (1935-1970), i “Collages”. Inoltre una sezione a latere, “Les Nourritures terrestres” (1942-1950), riguarda una serie di dieci litografie realizzate insieme da Jean Arp, Sonia Delaunay, Alberto Magnelli, Sophie Tauber-Arp.
“Rileggendo in prospettiva l’opera di Alberto Magnelli – spiega Agnisola – ci si accorge di come la sua cifra astratta non sia solo il risultato maturo di un processo di essenzializzazione del linguaggio, un conseguimento formale per quanto illuminato e innovativo, ma il compimento di una personale ricerca di equilibrio tra  essere e sentire. I suoi rigorosi sviluppi compositivi si coniugano sempre infatti con forti risonanze interne in termini emotivi e psichici e infine spirituali. Non a caso lo stesso Magnelli non definiva la sua opera “astratta”, ma “inventata”, alludendo alla scoperta, al mistero che ogni vera opera d’arte disvela e protegge”.
È disponibile in galleria un ampio catalogo pubblicato per l'occasione e che documenta in maniera dettagliata l'uomo Alberto Magnelli e la sua attività artistica.
Un apposito sito web (www.magnelli-gaeta.org) e una pagina facebook (Mostra Alberto Magnelli) sono riservati all'evento.

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