13/07/2013  al 27/10/2013

XLVI Premio Vasto di Arte Contemporanea. OLTRE L’IMMAGINE

A cura di: Silvia Pegoraro

XLVI Premio Vasto di Arte Contemporanea. OLTRE L’IMMAGINE

L’astrazione, come processo mentale caratterizzante il XX secolo in tutte le sue manifestazioni, dall’arte alla filosofia alle scienze, incarna  la tensione della mente umana verso una visione sintetica e globale. Il concetto di astrazione (da ab-trahere, cioè staccare, separare, tirar-fuori) implica l’operazione di individuare ed estrarre alcuni elementi, ma anche il necessario "distacco" del soggetto nei confronti dell’oggetto (natura). Solo tale distacco può dar luogo a una sintesi della visione, dopo l’analisi della percezione. Con l’astrazione, in arte, si attua una rottura radicale nei confronti del codice naturalistico plurisecolare della tradizione figurativa occidentale: ciò che conta, qui, non è tanto la caduta dei riferimenti al mondo esterno, quanto il fatto che  le regole del linguaggio visivo si fondino su elementi interni alla forma. Ma le vie per arrivare a questo sono molteplici, anche se possono forse ricondursi a due direzioni fondamentali: una espressivo-simbolica, che presta la massima attenzione agli aspetti emotivo-psicologici del colore e al ritmo prodotto dai rapporti di forze in atto nel campo visivo, e che nasce con Kandinskij e Klee, ed una  matematico-razionale, tendente alla massima rarefazione della forma individuata nella pura astrazione geometrica, che trova la sua prima espressione nell’arte moderna con Mondrian e Malevič.
L’avanguardia si è però vista trasformare dai suoi epigoni in un mero riflesso dei propri valori più contingenti, entrando a pieno titolo nei territori della moda. L’arte è diventata spesso aggressione isterica ai sensi, tempo e forma sono diventati orpelli di un inconscio mediatico, che scorre in flussi indistinti d’immagini anestetizzate. Sembra quindi importante, oggi, ri-plasmare  un’identità corporea, mentale  e spirituale dell’arte, sia dal punto di vista degli artisti, sia da quello dei critici, i quali,  data la radice essenzialmente filosofica della loro disciplina, sarebbero chiamati a mettere in luce i legami tra l’operare artistico e le ragioni più profonde del pensiero e dell’essere.
In questa prospettiva cerca di collocarsi la mostra del XLVI PREMIO VASTO D’ARTE CONTEMPORANEA,  assumendo un profilo insieme storico e attuale,  e focalizzando  l’attenzione dell’osservatore su alcuni artisti - tutti viventi e operativi - del contesto italiano contemporaneo - dagli anni ’50 ad oggi -  che, percorrendo la via articolata e plurivoca dell’astrazione, abbiano valorizzato l’opera  nello stesso tempo  come dominio della materia e dei sensi e come  inedito mezzo visivo per approdare ai misteri dell’emozione e della cognizione umane.
Non uno, dunque, ma molti percorsi riconducibili all’astrazione, che mettono  in evidenza il perdurare della vitalità di questo linguaggio artistico. Un’arte che,  sulla scia di Barnett Newman, si vorrebbe definire “arte  plasmica”, perché  la potenza degli elementi plastici è qui tradotta in una sorta di fecondo e polisemico  plasma mentale.

Artisti presenti:

CARLA  ACCARDI, MARCO  APPICCIAFUOCO, GIANNI  ASDRUBALI, NANNI  BALESTRINI, LUIGI  BOILLE, AGOSTINO  BONALUMI, NICOLA  CARRINO, ALFREDO  CELLI, ENNIO  LUDOVICO  CHIGGIO, LUCIANO  DE  LIBERATO, ALBERTO  DI  FABIO, EMANUELE  DILIBERTO, SIDIVAL FILA, LICIA  GALIZIA, GIORGIO  GALLI, EDOARDO  LANDI, SERGIO  LOMBARDO, CARLO  LORENZETTI, TEODOSIO  MAGNONI, RENATO  MAMBOR, ACHILLE  PERILLI, MAURO  STACCIOLI, MARCO  TIRELLI, CLAUDIO   VERNA, ANTONELLA  ZAZZERA, GIANFRANCO   ZAZZERONI


 

 

Luoghi

  • Scuderie di Palazzo Aragona - Via Aragona, 26 - 66054 Vasto - Chieti
             329 0611860

    Orari: luglio e agosto: dalle 17.30 alle 21.00 ; settembre e ottobre: dalle 17.00 alle 20.30; domenica anche dalle 10.30 alle 12.30 ; lunedi’ chiuso

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