10/01/2014 dalle 18:30  al 31/01/2014 alle 20:00

Wright Grimani. TELEPASS

A cura di: Barbara Martusciello

Wright Grimani. TELEPASS

Grimani, che si cimenta da tempo su una lettura e restituzione critica del mezzo e linguaggio televisivo attraverso l’arte visiva, metabolizza i tanti artisti storici che hanno riflettuto sul rapporto con i Media, prospettando personali addentellati tra Arte e Tv: propone una serie di opere site-specific realizzate utilizzando vecchi apparecchi Tv appositamente recuperati e rimontati in maniera sorprendente. Con ironia, quando non caustico, Grimani ingaggia un corpo-a-corpo con l’elettrodomestico – bello, di design, vintage – dichiarando che ad essere trattati sono, piuttosto, il contenuto e il linguaggio televisivo. Essi non sono intesi in maniera positiva ma nella loro deriva pervicace, straniante e manipolatoria. La Televisione diventa, attraverso il gesto d’artista, un visionario parco-giochi dai risvolti inquietanti poiché Grimani ne denuncia le sue contraddizioni profonde a partire da una sua presunta neutralità e muove da una riflessione sul peso che il linguaggio della comunicazione ha esercitato ed esercita sulla società. Egli, però, lo scopre in fase di obsolescenza: non è un caso che “L’Huffington Post” abbia titolato un suo articolo “La tv sta morendo” (30/11/2013) pubblicando i dati di Citi Research analizzati da “Business Insider” che svelano una crescita dell’audience televisiva che “rasenta lo zero”. Grimani dettaglia tutto ciò con la potenza espressiva della visione che marca alcuni fatti salienti della nostra storia che sono passati in Tv in modo tale da caratterizzarsi molto come eventi mediatici tout-court: lo sbarco dell’uomo sulla luna, la rivoluzione pacifica degli Hippies e quella più drammatica di piazza Tienanmen, l’austerity, le stragi di Stato, la tragedia delle Torri gemelle…; chiarisce l’autore: “Tutto passa attraverso la nascita della televisione, la sua importanza nel processo di alfabetizzazione fino ad arrivare ai nostri giorni con la tv commerciale prima, e le più recenti piattaforme multicanali ricche di contrasti. I contenuti non sono più da ricercare all'interno del tubo catodico ma all'esterno della scatola che lo contiene.” .
Accompagna la messa in scena di tanti televisori modificati, accorpati, accesi e gracchianti, e ad antenne obsolete piene di fascino quasi da retro-futuro, un sound realizzato da Grimani ad hoc, in forma di esemplare colonna sonora. La mostra si svela come un vero evento che impone una presa di coscienza e un nuovo dibattito su quella strepitosa (del Maestro Manzi, per esempio) e poi cattiva maestra televisione (come argomentato da Pasolini e Popper).
TELEPASS, che si colloca in perfetta sintonia con la celebrazione, il 3 gennaio, dei 60 anni della Tv italiana, e che vedrà la partecipazione di molti personaggi del mondo della televisione, giornalisti, Anchorman etc., promuoverà al suo interno un calendario di conversazioni su temi televisivi e di presentazioni di libri di autori ( Stefano Disegni, Rita Vitali Rosati etc.) che affrontano l’argomento-Tv.
La mostra è accolta e promossa da Isola Gallery, uno spazio polifunzionale sorto nei rinnovati spazi di quella che fu una storica galleria d’arte a Roma – la Rome New York Art Foundation – attiva alla fine degli anni ’50 e luogo di scambi internazionali e di sinergie tra artisti, intellettuali e discipline. Con questa prima mostra si aprono al pubblico le sue sale sotterranee che ospitano Isola Gallery_Lab, un contenitore culturale diretto da Barbara Martusciello – e con la collaborazione di Emmanuele Jonathan Pilia per la sezione Architettura e il coordinamento generale di Chiara Zocco – che prevede un fitto programma di mostre e attività tra le quali questa TELEPASS è il primo evento organizzato e multilevel.
Nell’ambito dell’esposizione, infatti, sono previsti incontri che trattano il tema “Televisione” in maniera difforme ma similmente critica; in programma: un convegno, con la partecipazione di giornalisti ed esperti del linguaggio televisivo, e la presentazioni dei libri di Stefano Disegni, “Una risata li spegnerà” (2013, edit. Castelvecchi,  Roma) e di Rita Vitali Rosati con il suo libro d’artista “Ahi”, entrambi con una visione di biasimo di un certo mondo televisivo.


Luoghi

  • Isola Gallery - Piazza San Bartolomeo all’isola, n 20 - 00186 Roma
             3331378223

    Orari: 10-13 e 16-20, e su appuntamento

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