09/02/2017  al 25/03/2017

Walled Gardens in an Insane Eden

A cura di: Marcelle Joseph

Walled Gardens in an Insane Eden
Rebecca Ackroyd, Gabriella Boyd, Rhys Coren, Kira Freije, Marie Jacotey,
 Florence Peake, Zadie Xa



“È soltanto il panorama esterno a trasformarsi? Quanto spesso, negli ultimi tempi, la maggior parte di noi ha avuto una sensazione di déjà-vu, di aver già visto tutto questo, addirittura di ricordare fin troppo bene queste paludi e queste lagune? Per quanto selettiva possa essere la parte cosciente della mente umana, la maggior parte dei nostri ricordi biologici è legata a eventi spiacevoli, echi lontani di pericoli e di terrori. Nulla dura più a lungo della paura.”                                                     J.G. Ballard, Il mondo sommerso (1962)

In linea con l'umore prevalente nel 2016 dovuto alla perdita assoluta delle certezze politiche in Europa, la mostra a cura di Marcelle Joseph presenta per la prima volta a Roma le opere di sette artisti che vivono e lavorano a Londra.
Appropriandosi di una frase de Il mondo sommerso, primo romanzo di fantascienza di J.G. Ballard e racconto distopico ambientato a Londra, Walled Gardens in an Insane Eden ritrae il mondo in cui viviamo oggi : sull’orlo del collasso, ma pieno di speranza per un futuro meno fragile. Alcune delle opere raccolte per questa mostra possono essere intese come espressione di scetticismo, a partire dai disegni di Marie Jacotey che urlano “No!” e “Non vedi che hai fatto abbastanza danni qui?”, al dipinto di Gabriella Boyd di un uomo che tiene in mano un bicchiere mezzo vuoto, spesso si parla dell’arte come di un catalizzatore di cambiamenti sociali. Gli spettatori possono cercare il lato positivo nel lavoro di Rhys Coren, una nuvola fumettistica dipinta e intagliata, o essere affascinati dalle fiamme nel lavoro tessile di Zadie Xa, simbolo di magia ed epurazione nel suo lavoro che si ispira alla tradizione sciamanica della Corea del Sud. Continuando a pensare all’arte come terapia, Florence Peake rappresenterà con il corpo e con la voce le perdite personali e le preoccupazioni politiche dei vari membri del pubblico durante la performance Voicing il 10 marzo, diventando canale tra luogo immaginario e luogo reale  nelle vesti dello spirito collettivo del pubblico. Nell’ultima sala, gli spettatori entreranno infine in un labirinto scultoreo simile ad uno degli ambienti londinesi de Il mondo sommerso di Ballard. Invece di una palude disabitata, insopportabilmente calda e governata da rettili primordiali e da un’aggressiva vegetazione tropicale, ci introduciamo in una giungla urbana più ospitale popolata da parti del corpo e sagome, piccole e grandi, di materiali e colori diversi, dove coesistono armoniosamente i lavori di Rebecca Ackroyd, Kira Freije e Florence Peake.
Possa il vostro bicchiere essere mezzo pieno nel 2017.

Luoghi

  • Z2o project - Via della Vetrina, 21 - Roma
         

    Apertura: mar-sab 10.30 - 19.30 o su appuntamento

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