Vittorio Buratti "Green Tracks"

In occasione del Festival Filosofia 2013, negli spazi  espositivi della Galleria 42 Contemporaneo di Modena, si terrà la mostra personale dell'artista Vittorio Buratti, intitolata "Green Tracks".

 Vittorio Buratti è un prodigio di innocenza. Si avvicina alle tele come un bambino alla vita. Le sue opere non conoscono corruzione, come se l’artista centese vivesse in un universo a parte, dove le uniche storture accettate sono quelle dei chiodi che reggono il quadro, perché a volte è una lieve imperfezione a dare il tocco finale. La natura che anima i suoi quadri è restituita al suo antico e primigenio splendore ed è per questo che i lavori di Buratti sono guidati da una forza invincibile, sono luce e suono, sono il mondo che canta. (Massimo Cotto in "Green Tracks" , catalogo d'arte).
Non parliamo solamente di arte. Io credo che se l’uomo assomigliasse al Buratti, la questione dell’esistenza sarebbe più funzionale all’amore. Parola dal contenuto immenso ma dall’uso inflazionato a tutti i livelli. La sua pittura secca precisa e netta ne è alfabeto ambasciatore  nei confronti della terra. Il Buratti non smette mai, anzi, ripete il suo gesto per ribadire la forza del pensiero pittorico nei confronti di una missione; rispettare la natura. AA arte e amore. Non è banale anzi naturale. ( Marco Mango "Green Tracks" , catalogo d'arte).
Vittorio Buratti (Bologna 1937) si è diplomato presso l’istituto “Taddia” di Cento, e dal 1963 ha frequentato lo studio del pittore Remo Fabbri (esponente del Futurismo insieme a Marinetti), e successivamente quello dello scultore Dino Bonzagni. Sue opere sono presenti presso musei e collezioni private in Italia e all'estero.