05/10/2021  al 26/10/2021

VIOLENZE

A cura di: Movimento aperto

VIOLENZE LE ARTISTE: Maria Cristina Antonini, Giosuè Bonsangue, Elettra Cipriani, Anna Crescenzi, Carla Crosio, Luce Delhove, Adriana Del Vento, Francesca Di Martino, Lucia Di Miceli, Giovanna Donnarumma,  Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Consiglia Giovine, Tiziana Grassi, Ellie Ivanova, Silvana Maglione, Marilde Magni, Cosetta Mastragostino, Rita MeleMintoy, Annalisa Mitrano, Patrizia Molinari, Oriella Montin, Lorenza Morandotti, Paola Nasti, Isabella Nurigiani, Marisa Papa Ruggiero, Renata Petti, Teresa Pollidori, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Rosella Restante, Alba Savoi,  Grazia Sernia, Ilia Tufano 
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Bambine e donne di tutto il mondo subiscono una violenza che si declina in varie forme, da quella fisica: percosse, sfruttamento, schiavitù sessuale, stupri, incesti, mutilazioni, alle forme più mediate, più subdole, ma altrettanto brutali e devastanti che si manifestano in: atti persecutori, minacce, segregazione, annientamento della personalità, divieto all'istruzione, divieto a mostrarsi in pubblico, ecc. Fattori, quasi sempre riconducibili a motivazioni di carattere religioso, familiare, ideologico, il cui obiettivo è di tenere sotto controllo il potenziale del femminile. In ordine a tale logica, la mutilazione genitale in larghe aree del Continente nero inflitta alle bambine ne segnala il tipico esempio.
Nelle società ancora pesantemente patriarcali, se non addirittura tribali, la violenza contro le donne non solo è legale ma è addirittura prescritta ai padri, ai fratelli, agli uomini in generale; ne consegue che ogni genere di abuso e di violazione dei diritti umani è tranquillamente perpetrato. Ecco, allora, i matrimoni coatti con bambine addirittura al di sotto della soglia della pubertà, lo sfruttamento alla prostituzione, in particolare delle bambine, le pene corporali durissime riservate alle ribelli, alle adultere, alle lesbiche che vanno dalle frustate alle lapidazioni, fino alle mutilazioni, allo sfregio permanente del volto e alla morte.
Da noi, nel mondo occidentale, sono ancora piuttosto diffuse, a vari livelli, forme persecutorie occulte e striscianti (stalking). Alla proclamazione dell'uguaglianza dei diritti non corrisponde una effettiva possibilità per la maggior parte delle donne di realizzarsi pienamente, anzi, nonostante le leggi che si moltiplicano non si riesce ad arginare il ricorso alla violenza più brutale da parte di uomini che non si rassegnano all'indipendenza delle compagne, al rifiuto o all'abbandono.
Vanno denunciate, inoltre, le violenze subite nei posti di lavoro, e quelle dei diritti civili. Dovunque, poi, nel mondo e per svariate cause, tante donne si fanno rigide custodi della tradizione e collaborano più o meno inconsapevolmente alla violenza contro il proprio genere. Infine, tante donne dovrebbero guardarsi dentro per capire quanto l'educazione, quanto un certo modo di intendere la femminilità le renda nella sostanza complici, pur senza volerlo, dei soprusi che lamentano.

Luoghi

  • Movimento Aperto - Via Duomo, 290/c - 80138 Napoli
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    orari: Mercoledì e Venerdì, ore 17:00 – 19:00, giovedì ore 10.30-12.30 e su appuntamento

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