24/06/2016  al 24/07/2016

Valeria Pierini. Stasi o anche porta del sonno

A cura di: Testo di Roberta D'Intinosante

Valeria Pierini. Stasi o anche porta del sonno
Se il sonno di Francisco Goya “genera mostri”, il sonno di Valeria Pierini genera infiniti mondi o, più precisamente, frammenti di esso. (…) I luoghi appaiono nelle foto della Pierini come luoghi universali e sospesi, prototipi scenografici, tele bianche… una “Tabula Rasa” appunto, sulla quale intervenire scrivendo storie personali, che appartengono al singolo quanto all’umanità tutta. (...). E’ il viaggio dell'onironauta, di colui che, consapevole di sognare, interviene coscientemente sul proprio mondo dell’assurdo. Il sonno dell’onironauta è rappresentato allegoricamente dalla benda nera sul volto. Ad indossarla, la donna che abbandona ogni distinzione di genere vestendo panni maschili, una donna che rappresenta essenzialmente la creatura umana, al di fuori da ogni schema. La benda nera è la scelta di vivere le vicende del sogno e lasciare fuori la realtà; è l’elemento che permette di affacciarsi da una finestra per godere una vista che non è “altro” da noi, ma una porta sul nostro inconscio, una via di comunicazione che si lascia alle spalle il mondo fenomenico che abitiamo per introdurci, ospiti timorosi, nel nucleo originario nel quale risiede la verità del nostro essere. La prospettiva dell’interiorità è la postazione privilegiata dalla quale possiamo apprezzare il passaggio, doveroso, tra esitazione ed esecuzione, che fa di noi creature agenti nel mondo sensibile.
Roberta D’Intinosante

Luoghi

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