20/08/2022 dalle 19:00  al 11/09/2022

The Bounty Killart | From Gipso to Disco

The Bounty Killart | From Gipso to Disco “Il linguaggio delle nostre opere è comprensibile al grande pubblico ma contiene dei sottolivelli nei quali le citazioni e le simbologie sono codificate. Come accadeva nell'arte antica creiamo degli enigmi a cui spesso non sappiamo dare risposta neanche noi. I temi che trattiamo appartengono al mondo contemporaneo sia positivi che negativi ma sempre riletti in una chiave ironica.”  The Bounty Killart

I The Bounty Killart attuano una rivisitazione in chiave nichilista e provocatoria dell’immaginario iconografico e formale del passato: antico, rinascimentale o neoclassico. La loro pratica artistica si identifica in un compulsivo bricolage combinatorio che fonde, con passione erotica e intento dissacratore, il mito, la storia e il presente. Nascono così le loro sculture geneticamente modificate. Un ruolo di rilievo è occupato dalle citazioni storico-artistiche: personaggi della storia passata e presente sono uniti a elementi di fantasia in un brillante e surreale dialogo iconografico. Recentemente poi, l’attenzione si è focalizzata sul tema dell’oggetto e sulla costruzione di immagini spiazzanti: soggetti arricchiti attraverso l’innesto di elementi iconografici estranei e spesso decontestualizzati nella storia, come accade nelle opere del giradischi e nelle mazze da baseball che verranno esposte in mostra a Pietrasanta.  Reinterpretando le immagini, i The Bounty Killart restituiscono loro la parola rendendole portatrici di nuovi significati, e le trasformano nell’oggetto di un’attività ludica da cui ha origine gran parte del processo conoscitivo. Ecco allora la pratica dei Bounty: prendere la storia, intesa come cronaca della cultura popolare contemporanea, e importarla nella scultura che, attraverso il ready made del classico, diventa un’iperbole rappresentativa per parlare del patrimonio comune, unendo il passato con il presente.

Biografia
Collettivo di artisti nato sotto la Mole nel 2002 su iniziativa di Gualtiero Jacopo Marchioretto, Rocco D’Emilio, Dionigi Biolatti e Marco Orazi, studenti, a quel tempo, dell’Accademia delle Belle Arti di Torino. Le loro opere sono una sorta di rivisitazione in chiave nichilista e provocatoria dell’immaginario artistico neoclassico. Nonostante la giovane età, hanno all’attivo importanti mostre personali e collettive, ne citiamo alcune tra cui L’Air ne fait pas la chanson, a cura di Eva Menzio, nel Tunnel Riva nel Principato di Monaco, Jackpot! alla Galleria Allegra Ravizza di Lugano, nel 2014, Oggi il kitsch, a cura di Gillo Dorfles, che si è tenuta nel 2012 alla Triennale di Milano. Nel 2014 hanno partecipato alla Biennale Giovani all’Accademia di belle arti di Bologna curata da Renato Barilli, a Resilienze 2.0. a cura di Caterina Fossati e Luciana Litizzetto a Palazzo Saluzzo Paesana a Torino e alla rassegna Beyond the Classical alla National Accademy Museum di New York. Nel 2015 partecipano alle rassegne Holy Mistery al Centro Congressi Santo Volto di Torino, organizzata in occasione dell’Ostensione della Sindone e Simulacra- Open ir Scultura al Pala Alpitour/Isozaki. Nel 2016 espongono le loro sculture dissacranti accanto alle storiche ceramiche di Palazzo Madama, a Torino, nella mostra Terra. I segreti della porcellana. Sono del 2017 il progetto Gli Ammutinati del Bounty, curato da Luca Beatrice, esposto nelle gallerie Marcorossi artecontemporanea di Pietrasanta, Milano e Verona e le installazioni al Museo Miniscalchi Erizzi di Verona. Nel 2020 hanno esposto un’importante mostra, intitolata Sculptures from the Lost Temple of Lucca of the 2010s, al Museo Erata di San Pietroburgo, il più grande museo privato di arte contemporanea in Russia, aperto nel 2010.

Https://www.marcorossiartecontemporanea.net/


Luoghi

  • Marcorossi artecontemporanea - Via Garibaldi, 16 - 55045 Pietrasanta - Lucca
             o58471799
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