13/04/2013  al 28/04/2013

Stefano Trappolini “viaggiatori viaggianti”

A cura di: Romina Guidelli

Stefano Trappolini  “viaggiatori viaggianti”

Nella sua ultima produzione,Stefano Trappolini adotta l’iconaSAGOMA come immagine immediatamente riconoscibile. L’artista la disegna come modello unico ripetibile in serie. Compie l’elaborazione grafica delle parti che la compongono tra segno certo, dato dal gesto che incornicia la silhouette e una pittura densa capace di costruire l’”incarnato” del soggetto in maniera libera ed informale. Poi, alla fine di questo processo assolutamente pittorico, decide di nobilitarla a punto di vista scelto, rendendola mezzo e tramite, per la lettura della realtà.

Nei disegni, così come nei quadri e nelle Sagome prodotte in 3D sul legno e dal legno, SAGOMA sembra voler abbandonare il supporto verso la ricerca, la verità, con la forza di essere duplice, possibile, punto di vista: quello da cui e verso cui guardare. Un processo artistico che si realizza trasversalmente passando dalla cura dei particolari, all’attenzione al vero: il soggetto concetto ideato, viene pittoricamente predisposto al fine di fermare l’attenzione dell’osservatore su incisi, pigmenti, forme e materiali inseriti nell’opera perché testimonianze del Reale e del Presente.La strategia dell’artista rivela l’intenzione di provocare la reazione della coscienza attiva dello spettatore e nello stesso istante, la volontà di lasciar riconoscere ogni uomo in quella Sagoma, sfiorando l’infinito mondo interiore dell’essere umano attraverso il colore e il segreto che egli costudisce in ogni sua Possibilità, per mezzo del gesto. L’opera del maestro offre l’occasione di identificare L’IO e L’ALTRO in un’unica SAGOMA: un IO attivo e consapevole della sua realtà e nella realtà, un ALTRO inteso come simile, anche quando straordinariamente opposto. Possibilità quindi, che ha come principio d’indagine il concetto del transfert, come l’inizio di un viaggio: il senso più intimo ditrasmissione che avviene da uomo a uomo e che attraverso l’arte, si proietta verso Terra Infinita, quella delle certezze offerte e delle possibilità inespresse. Terra che Arte racchiude in ogni singolo pigmento che l’artista cuce come pelle alle sue Sagome: epidermide brillante, carica d’esperienza pittorica e vitale. Quelle Sagome allora, siamo Noi e gli Altri; una diversità che non è mai distanza, ma dono, valore aggiunto,conoscenza e sogno di paesi lontani e lontane storie, di cui l’opera stessa diventa il racconto. Viaggiatori erranti, soli o in disparate compagnie. Profondamente simili, perché anche quando Colore cambia, Forma non muta, né s’interrompe Moto. Quel Movimento che nell’arte di Trappolini è atto compiuto dall’immagine stessa e rappresenta lo spirito della ricerca. Azione intesa come possibilità di riconoscere, conoscere, incontrare, perdere, ritrovare nuovo o mantenere memoria, è il viaggio stesso e la sua ricchezza. Le sue Sagome sono straordinariamente libere, perché eternamente in cammino. Il valore dell’esperienza assunta durante il percorso, supererà l’ambizione al raggiungimento della meta. Non conta la partenza, non è previsto arrivo, quando la vera bellezza è vivere nella propria vita e saper rispettare e riconoscere in quella degli altri, il moto perpetuo di Viaggiatori Viaggianti. Un sentimento di profonda responsabile umanità permea la pittura di Stefano Trappolini, quel sentimento che Thomas Mann in Achtung descrive con queste parole:

“Ciò che oggi sarebbe necessario è un umanesimo militante, un umanesimo che scopra la propria virilità e si saturi della convinzione che il principio della libertà, della tolleranza e del dubbio non deve lasciarsi sfruttare e sorpassare da un fanatismo che è senza vergogna e senza dubbi”.   Romina Guidelli


Luoghi

  • Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” - Piazza Guglielmo Marconi, 14 - 00144 Roma
             06 549521     06 54252310

    orari settimanali museo:lun/sab 9.30/18.00 dom. 9.00/13.30

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