22/02/2014  al 25/05/2014 alle 00:00

Sironi e la Grande Guerra

A cura di: Elena Pontiggia

Sironi e la Grande Guerra
“Sironi e la Grande Guerra. L’arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix”.
La mostra, che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, rientra nel programma ufficiale delle Commemorazioni del Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018, ha ricevuto il Patrocinio della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, della Presidenza del Consiglio Regionale Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti. Curata da Elena Pontiggia, apre in Italia le riflessioni sul centenario della prima guerra mondiale (1914-1918), comprende oltre cinquanta opere e documenta come gli artisti, da Balla a Carrà, da Léger a Grosz e Dix, da Previati a Nomellini, hanno rappresentato la drammatica esperienza del conflitto.
Cuore della mostra è la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della guerra, che ricorre nella sua pittura ben oltre quegli anni.
Il percorso espositivo muove da maestri europei come Léger con I giocatori di carte, 1915; Otto Dix, con la poco nota Schützengraben in der Champagne, 1916; Grosz con il tragico 1917. Prosegue poi con gli artisti italiani, da Previati (Gli orrori della guerra, 1917) e Nomellini, (Allegoria della vittoria sull’esercito in marcia, 1919) ai futuristi Balla, Carrà, Depero, Prampolini, Dottori, fino a Bonzagni, Campigli e molti altri, tra cui Viani e Marussig che rappresentano entrambi un Soldato austriaco, emblema della sconfitta.
Le sale sironiane iniziano con le vignette satiriche contro gli Austro-tedeschi realizzate dall’artista nel 1915-1918, tra cui quelle per la rivista “Il Montello”, diretta da Bontempelli. Di rilevante interesse, in particolare, è l’ultimo numero della rivista, uscito nel novembre 1918 per celebrare la vittoria e finora quasi sconosciuto (ne esistono in Italia solo cinque copie).
Tra le opere esposte, ancora, si segnalano i commoventi ritratti che Sironi esegue a soldati e ufficiali, e il drammatico paesaggio urbano Città e aereo, 1921. Di enorme suggestione sono poi due opere monumentali: la grande tela della Vittoria alata, dipinta da Sironi nel 1935, e i giganteschi Soldati, del 1936. La prima è il cartone per l’affresco L’Italia fra le scienze e le arti, realizzato per l’Aula Magna dell’Università La Sapienza a Roma, ed è oggi il più importante documento dell’idea sironiana perché l’affresco romano è stato pesantemente ridipinto.
Il secondo è un’imponente composizione con due soldati della prima guerra mondiale, evocati visionariamente a vent’anni di distanza dal confitto (1936).
La mostra è accompagnata da un catalogo Allemandi con un analitico saggio di Elena Pontiggia e rimarrà aperta fino al 25 maggio.
Per chi volesse approfondire l’opera di Mario Sironi in occasione della ricorrenza che lo vede tra i protagonisti della produzione culturale ed artistica, si segnala la mostra “Mario Sironi. Illustrazione, pittura, grande decorazione” a cura di Claudio Spadoni, Estemio Serri e Gino Fienga. L’esposizione si svolgerà in concomitanza a quella di Chieti presso Villa Fiorentino a Sorrento (21 febbraio - 20 aprile 2014) e viene promossa dalla Fondazione Sorrento, dal Comune di Sorrento, dalla Galleria Cinquantasei di Bologna e da Con-fine Edizioni.

 

Luoghi

  • Palazzo De' Mayo Fondazione Carichieti - Corso Marrucino, 121 - Chieti
     0871 359801     0871 568203

    (S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee) mar - ven 10-13, sab - dom 10-13 e 16-20

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