14/01/2020  al 14/02/2020

Simonetta Ferrante "Take my Breath Away"

Simonetta Ferrante "Take my Breath  Away" Simonetta Ferrante nota per incisioni, libri d’artista, acquarelli, collage e pitture di calligrafismi riconoscibili per codici gestuali  rielaborati in maniera originale, per la prima volta presenta Take my Breath  Away: un’installazione ambientale site-specific : summa poetica della sua ricerca artistica intorno alla carta e altri  materiali organici e industriali combinati tra loro in maniera armonica in bilico tra spiritualità, misticismo e razionalismo.
L’ambiente inscena uno spazio laico per la meditazione, riflessione d’ispirazione buddista, tracciato da fili nello spazio, in cui fluttuano fogli calligrafici, al posto di preghiere scritte su tela (che i buddisti tibetani appendono a corde installate sui loro monti) e altri materiali simbolici. Spiccano appese al filo otto tuniche dei monaci, di colore marrone, infilate su portabiti di ferro, come evocazioni di presenze/assenze di ritualità sottese. Tracciano viatici di meditazione l’intreccio di materiali diversi, che alterano la percezione dello spazio e conducono lo spettatore in un cerchio composto da ciotole di metallo contenenti cumuli di riso, al centro dei quali si trovano candele di varie dimensioni. Una lunga striscia di tela stampata appesa a muro che si espande sul pavimento, decorata con foto di collages dell’autrice, intriga il visitatore con un dinamico groviglio di linee sottili e discontinue: segni asimmetrici e germinanti dalle direzioni casuali paradossalmente ordinati, fluidi come il pensiero, alfabeti enigmatici, timbri che sembrano imprimere su carta il respiro dell’aria, il soffio vitale  del mondo, dal ritmo misterioso scandito dal suono di una campana tibetana da “sentire”, oltre che  da vedere con gli occhi della mente. L’opera ambientale ammantata dall’ombra in cui occidente e oriente s’incontrano, inscena un tempio del silenzio di essenze dell’invisibile, luogo della meditazione, dove tutto è calma, lentezza e riflessione. In questa “stanza” dell’anima, metaforicamente si ascolta un dialogo tra corpo e anima, gesto e mente, spazio interno ed esterno, negativo e positivo, vuoto e pieno, luce e ombra. Stadi emotivi in tensione verso l’assoluto . L’installazione è accompagnata da una composizione sonora ideata per l’occasione da Giorgio Magnanensi. Simonetta Ferrante da un decennio si muove dalla superficie all’oggetto, sperimenta forme  differenti dai segni  brulicanti, collages, teli, fogli lucidi trasparenti,  sono materia del suo dare visibilità a contrapposizioni ritmiche. Con questa opera, per la prima volta, si apre alla messa in scena di nuove sensazioni tattili, materiche ed emotive attraverso il corpo come prolungamento del gesto artistico attraverso una performance da lei ideata.
 

Luoghi

  • Fondazione Mudima - Via Tadino, 26 - 20124 Milano
             02.29409633     02.29401455

    orario: lunedì - venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.30 sabato su appuntamento

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