10/10/2016  al 10/11/2016

Silvia Giambrone. Dillo con i fiori

Silvia Giambrone. Dillo con i fiori
STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare la mostra personale Dillo con i fiori di Silvia Giambrone,
composta dalla video installazione August 6th, mon amour (2015), dall’opera inedita Dillo con i fiori (2016)
e da una perfomance inedita che avrà luogo in occasione del finissage della mostra.
La video installazione August 6th, mon amour – vincitrice nel 2016 del Premio Optima SmartUp –
nasce dall’esperienza di un’intervista diretta ad uomo e una donna sopravvissuti allo scoppio della bomba nucleare ad Hiroshima, che l’artista ha incontrato durante un viaggio in Giappone nel 2013.
Per gli Hibakusha – i superstiti dell’olocausto nucleare – l’ordigno non ha mai smesso d’esplodere e, seppure sopravvissuti, le loro vite sono rimaste ferme allo scoppio della bomba. I testimoni, infatti, sono stati costretti a celare di essere stati ad Hiroshima durante e dopo il bombardamento per la paura di essere respinti dalla società che emarginava i potenziali soggetti radioattivi,
o a causa della costante minaccia di potersi ammalare e di mettere al mondo figli malati per le radiazioni a cui erano stati esposti.
Per questa ragione Silvia Giambrone ha scelto di lavorare sull’immagine dell’orologio ritrovato dopo l’esplosione ed esposto ora al museo della pace di Hiroshima, che riporta l’orario esatto della deflagrazione e di intervenire spostandolo avanti di un minuto e aggiungendo la lancetta dei secondi che oscilla avanti e indietro ininterrottamente, tra passato e futuro.
L’artista racconta un tempo e uno spazio, irrimediabilmente immobili, nei quali la vita degli hibakusha è rimasta intrappolata, sottolineando come il momento più difficile delle loro esistenze non sia stato tanto quello dell’esplosione della bomba quanto il tempo successivo, con la consapevolezza di essere sopravvissuti.
A dare il titolo alla mostra è l’opera inedita Dillo con i fiori: margherite che mostrano come la radioattività
legata all’incidente di Fukushima, le abbia modificate. I fiori che abitualmente vengono associati all’esplosione vitale e al dono,
in questo caso narrano della veste che la natura ha preso per sopravvivere.
I fiori e l’orologio sono oggetti portatori dell’eredità dei fatti tragici che hanno vissuto e, mostrando la loro inevitabile mutazione, enfatizzano la condizione di sopravvivenza a cui la natura e l’uomo sono stati costretti dall’irruzione della Storia nel corso della loro esistenza.
Per il finissage della mostra sarà presentata una performance inedita di Silvia Giambrone e una pubblicazione a cura di Cristiana Perrella in conversazione con l’artista.

Luoghi

  • Studio Stefania Miscetti - Via delle Mantellate, 14 - Roma
             06 68805880    06 68805880

    orario:mar-sab 16-20 Ingresso libero

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