09/04/2015  al 16/05/2015

Sheila Mckinnon “Born Invisible” - fotografie

Sheila Mckinnon “Born Invisible” - fotografie
L’artista fotografa per ri-velare ciò che non è visibile ad occhio nudo. McKinnon lo fa in più di un senso. Non solo perché fotografa le Born Invisibile – giovani donne del Sud del mondo, normalmente escluse dallo sguardo e dall’Agenda economica e politica di chi traccia i destini del pianeta – e non soltanto perché indaga i tanti volti e la ricchezza sorprendente di cui è capace il mondo femminile. La sua è una forma di ri-velazione perché entra con l’occhio fotografico nell’ombra e nel mistero, lì dove l’invisibilità conduce. Il suo sguardo va alla ricerca della grazia degli esseri, e li incontra al di là delle retoriche e delle angustie contingenti, al di là dei torti e dei delitti, comunque incancellabili: li vede nel loro esserci, li celebra in quanto dono di presenza che emerge e che si dà alla vita, alla gioia, malgrado gli stenti, le mancanze, la violenza, il dolore.
 Maria Giovanna Musso
Docente di Sociologia del Mutamento, della Creatività e dell’Arte
“La Sapienza” Università di Roma
 
La Robert F. Kennedy International House ospiterà la mostra fotografica “Born Invisible”, un progetto ideato dalla fotografa canadese Sheila McKinnon e curato da Victoria Ericks. Si tratta della prima importante mostra a Firenze dedicata al progetto. La mostra sarà aperta dal 9 aprile al 17 maggio 2015.
“BORN INVISIBLE" tratta dell’eredità del silenzio, dell’inaudibile presenza di ragazze e donne senza una voce; anime ed esseri trascurati, i cui destini sono gestiti senza il loro consenso. Utilizzando una tecnica unica nel linguaggio artistico, McKinnon ha sviluppato il suo lavoro elaborando un processo creativo per cui ogni immagine può essere trasformata per diventare rappresentazione significativa di migliaia di vite. L’artista scopre “nuovi modi di vedere” le immagini senza abbandonare la potenzialità del contenuto compositivo.
McKinnon usa il colore in un modo figurativamente seducente, come un’esca per attirare la nostra attenzione verso il soggetto centrale: la vita della figura nel fotogramma.
Il colore, spesso discusso e apprezzato nell’opera dell’artista per la sua intensità e per la bellezza che conferisce alle sue composizioni, è l’elemento fondamentale che ci rapisce emotivamente e ci riporta al dibattito in corso in tutte le società del mondo moderno sui diritti delle ragazze e sul ruolo delle donne, sulla sessualità e sulla parità di genere. La mostra comprende una selezione di fotografie e due video di presentazione. Il libro/catalogo correlato alla mostra è stato pubblicato da Gangemi Editore. Il libro, con fotografie della mostra e con testi di Maria Giovanna Musso e Victoria Ericks, è in vendita nel circuito internazionale sia in edizione cartacea che in digitale.

Luoghi

  • Robert F. Kennedy Human Rights Europe - Via Ghibellina, 12a - 50122 Firenze
         

    orario:da lunedì a venerdì, orario 10.00/13.00 e 15.00/18.00

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