21/09/2016 dalle 19:00  al 26/11/2016 alle 19:00

Sergio Lombardo, Monocromi 1958-61

A cura di: 1/9unosunove gallery

Sergio Lombardo, Monocromi 1958-61
Mercoledi 21 Settembre 2016 ore 19.00

Monocromi, 1958-61
Sergio Lombardo

1/9unosunove è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra “Monocromi, 1958-61”
dell’artista italiano Sergio Lombardo.

Psicologo e artista, nato a Roma nel 1939, Sergio Lombardo è tra i principali artisti italiani che
hanno rinnovato il linguaggio artistico europeo e internazionale tra la fine degli anni Cinquanta e
l’inizio degli anni Sessanta.
Sergio Lombardo ha aderito alla fine degli anni Cinquanta al gruppo della Scuola di Piazza del
Popolo, movimento artistico al quale parteciparono artisti come Mario Schifano, Jannis
Kounellis, Tano Festa, Franco Angeli, Renato Mambor, Cesare Tacchi ed è stato uno dei
maggiori esponenti dell’avanguardia storica internazionale e della Pop Art italiana.
E’ il fondatore della Teoria Eventualista, dalla quale è nato un movimento artistico e teorico
basato su metodi sperimentali.
I Monocromi, opere d’esordio realizzate tra il 1958 e il 1961, caratterizzano un momento
peculiare della produzione dell’artista inserendosi nella riflessione sul confine tra arte e nonarte,
e costituendo l’anticamera della Teoria Eventualista.
In dissenso con alcune idee dominanti dell’epoca, Sergio Lombardo reagi’ alla concezione
comune dell’artista come genio ispirato e, opponendosi quindi alla teoria dell’ispirazione, si
prefisse come obiettivo la creazione scientifica di un’opera indiscutibilmente riconoscibile come
oggetto non artistico.
La sua volontà era quella di produrre un’opera di nessun valore, priva di espressione,
originalità, fantasia ed ispirazione. Ma in contraddizione con il suo obiettivo e con le sue
aspettative, il risultato gli piacque e decise cosi di creare più lavori utilizzando gli stessi
processi esecutivi. I Monocromi, tessere di carta incollate su tela e verniciate con stesure
monocrome a smalto, fanno da preludio alle radicali procedure dell’Arte Concettuale e sono il
primo frutto delle sue sperimentazioni riguardo ai caratteri considerati non artistici. In questa
serie si ritrovano alcuni dei prinicipi che caratterizzano la sua intera ricerca come la
spontaneità, l'astinenza espressiva e la strutturalità.
Quest’ultima è dovuta alla possibilità di definire completamente l’opera attraverso un metodo
esecutivo precedentemente dichiarato: l’artista deve lavorare come uno scienziato e non più
spinto da una creatività arbitraria. Questo processo automatico di produzione esclude
l’arbitrarietà, l’irripetibilità e l’unicità dell’opera, e la avvicina intenzionalmente al prodotto di un
automa facendola divenire solo un stimolo artificiale e ripetibile che sollecita nel pubblico
una risposta spontanea e irripetibile. L’opera diventa cosi un unicum assoluto in relazione
all’osservatore.
La spontaneità è legata agli errori: comportamenti involontari e non simulabili. Queste
imperfezioni sono tanto più espressive esteticamente quanto meno volute; il loro fascino nasce
proprio dal loro carattere unico e irriproducibile e attirano l’attenzione del pubblico il quale si
identifica cosi nel compito dell’esecutore.
L'artista non deve esprimere se stesso poiché l'opera d'arte è solo uno stimolo per rendere
evidente l'espressione del pubblico.
La mostra presenta la più ampia selezione di monocromi di Sergio Lombardo mai raccolta in
una singola esposizione, spaziando da opere molto grandi ad opere di dimensioni più piccole,
sia su tela che su carta. Molti dei lavori presenti hanno fatto parte di grandi esposizioni presso
prestigiosi musei e sono stati presentati in mostre di rilevante importanza per il percorso
artistico dell’artista.
I primi monocromi sono stati esposti nel 1958, anno d’esordio di Sergio Lombardo, nella
mostra collettiva “Premio Cinecittà” di Roma, dove incontrò quelli che sarebbero diventati i suoi
più cari amici artisti: Francesco Lo Savio, Mario Schifano, Renato Mambor, Cesare Tacchi e
Tano Festa.
Successivamente, nel 1962, i monocromi sono stati esposti in mostre d'arte ufficiali: uno al
Premio per Giovani Artisti alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e un altro al Premio
Termoli.
La mostra concentra cosi alcuni dei lavori più significativi e importanti dell’intera ricerca di
Sergio Lombardo.

Sergio Lombardo (Roma, 1939) vive e lavora a Roma.
Ha esposto presso il Museo Nazionale d'Arte Moderna di Tokyo (1967), il Jewish Museum di
New York (1968), il Centre Georges Pompidou di Parigi (1969, 1995), la Tate Modern di Londra
(2015), il Walker Art Center di Minneapolis (2015), il Dallas Museum of Art (2015), i musei
di Mosca, San Pietroburgo, Varsavia, Stoccolma, Johannesburg. Inoltre, il Philadelphia
Museum of Art ha recentemente acquisito un’importante opera di Sergio Lombardo John
Fitzgerald Kennedy (1962-63) esposta durante la mostra “International Pop”. Nel 1970 ottenne
una sala personale al Padiglione Centrale della Biennale di Venezia. I suoi scritti scientifici
figurano su Kunst und Therapie, Iskusstvo i Emozii, Empirical Studies of the Arts, Problems of
Informational Culture Psychology and the Arts, Rivista di Psicologia dell'Arte.


La mostra proseguirà fino a Sabato 26 Novembre 2016.

La galleria 1/9unosunove osserverà i seguenti orari di apertura
Martedì – Venerdì dalle 11.00 alle 19.00
Sabato dalle 15.00 alle 19.00 (o su appuntamento)
Per ulteriori informazioni contattare la galleria:
Tel. +39 06 9761 3696
gallery@unosunove.com
www.unosunove.com



Wednesday, 21 September 2016 - 7pm

Monochromes 1958-61
Sergio Lombardo

1/9unosunove is pleased to announce the opening of the exhibition “Monochromes, 1958-61”
by Italian artist Sergio Lombardo.
Born in Rome in 1939, psychologist and artist, Sergio Lombardo is one of the main Italian
artists who renewed the European and International artistic language in the late fifties and early
sixties.
In the late 50’s Sergio Lombardo was a member of the Nuova Scuola Romana (New School of
Rome), an art movement which was attended by artists such as Mario Schifano, Jannis
Kounellis, Tano Festa, Franco Angeli, Renato Mambor and Cesare Tacchi. Lombardo was the
leading figure of historical avant-garde at an international level and of Italian Pop Art.
He is the father of the Eventualist Theory, which led to an important artistic and theorical
movement based on experimental methods.
Monochromes, his debut artworks dating from 1958 to 1961, features an important moment of
his career. This series fits into the reflection about the boundary between art and non-art and
represents the precursor of the Eventualist Theory.
In disagreement with some of the dominant ideas of the time, Sergio Lombardo reacted to the
common conception of the artist as an inspired genius and, opposing the theory of inspiration,
set himself the goal of creating a work that was unquestionably recognizable as a non artistic
object.
His intention was to produce a work of no value, meaningless, devoid of originality, imagination
or inspiration. However, in contradiction to his goal and expectations, he liked the result and
therefore decided to create more works using the same executive processes. The
Monochromes, pieces of paper glued onto canvas and painted with monochrome enamel, act
as a prelude to the radical process of Conceptual Art and are the fruit of his experiments
regarding the non-artistic characters. This series presents three of the main aesthetic rules that
characterize his entire research: spontaneity, expressive abstinence and structurality.
The latter is due to his ability to fully define his artwork through a previously declared executive
method: the artist must work as a scientist and not be driven by an arbitrary creativity. This
automatic production process excludes the free will, the exclusivity and the originality of the
work and intentionally approaches it to the product of an automaton making it become an
artificial and repeatable stimulus which urges to the public a spontaneous and unique
response. The work thus becomes totally a unicum to the observer.
Spontaneity is related to errors: involuntary and unrepeatable behaviors. The less these
imperfections are voluntary the more expressive they become; their appeal comes from their
unique and non-replicable character and attract the attention of the public which identify itself
as the creator.
The artist does not have to express himself since the artwork is just an incentive to make the
public’s expression clear.
The show features the largest selection of monochromes by Sergio Lombardo ever collected in
a single exhibition, ranging from very large works to smaller ones, both on canvas and paper .
Many of these works have been presented in prestigious museums and exhibitions which have
been very important for the artist's path.
The first monochromes were featured in the group show "Premio Cinecittà" in Rome in 1958,
Sergio Lombardo’s debut year. During this occasion he met Francesco Lo Savio, Mario
Schifano, Renato Mambor, Cesare Tacchi and Tano Festa, who would all have become his best
artists friends.
Later on, in 1962, the monochromes were shown in official exhibitions, such as at the National
Gallery of Modern Art in Rome and at the Termoli Prize.
Therefore, the exhibition presents some of the most important works of Segio Lombardo’s
research.


Sergio Lombardo (Rome, 1939) lives and works in Rome.
His works have been exhibited at the National Museum of Modern Art in Tokyo (1967), the
Jewish Museum in New York (1968 ), the Centre Georges Pompidou in Paris (1969 , 1995), the
Tate Modern in London (2015), the Walker Art Center at Minneapolis (2015), the Dallas Museum
of Art (2015), and within the museums in Moscow, Saint Petersburg, Warsaw, Stockholm,
Johannesburg. Furthermore, the Philadelphia Museum of Art has recently acquired an
important painting by Sergio Lombardo John Fitzgerald Kennedy (1962-63) which was on view
in the exhibition "International Pop".
In 1970 he was given a personal room at the Central Pavillon of Venice Biennale. His scientific
essays are on Kunst und Therapie, Iskusstvo i Emozii, Empirical Studies of the Arts, Problems
of Informational Culture Psychology and the Arts, Rivista di Psicologia dell’Arte.


The exhibition will be on view until Saturday 26 November, 2016.

The gallery 1/9 unosunove has the following opening hours:
Tuesday – Friday, 11am -7pm
Saturday 3 - 7pm and by appointment
For further information please contact the gallery:
T. +39 06 9761 3696
gallery@unosunove.com
www.unosunove.com

Luoghi

  • 1/9unosunove - Via degli Specchi, 20 - 00186 Roma
             +39 06 97613696
  • 1/9unosunove - Via degli Specchi, 20 - 00186 Roma
             +39 06 97613696
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