14/01/2016  al 30/01/2016

Salvo Sportato “EatUp”

A cura di: Daria Birang

Salvo Sportato “EatUp”
La Fondazione Luciana Matalon è lieta di presentare dal 14 al 30 gennaio 2016 la mostra fotografica “EatUp” di Salvo Sportato, a cura di Daria Birang. EatUp è un progetto fotografico che racconta la relazione dell’uomo con il cibo come atto “istintivo” capace di narrare la cultura e la storia dei popoli. Salvo Sportato coglie, con la sua macchina fotografica, similarità e differenze, abitudini diametralmente opposte che non si collocano nello spazio e nel tempo. Dice l'autore: “il cibo può essere consumato nella confusione o nel silenzio, da soli o in compagnia, con le mani o con le posate, per strada o dentro casa, per terra o in tavola… culture distanti ripropongono gli stessi luoghi e viceversa puoi trovare stesse culture in luoghi distanti... il mio obiettivo è quello di immortalare questi attimi senza luogo e senza tempo, istanti che legano le diverse culture al cibo e che allo stesso tempo permettono di individuarne l'Identità di ciascuna”. La mostra è un work in progress, un viaggio aperto che l’autore ha cominciato a marzo 2013 a Pechino e che è poi continuato con diverse tappe in varie città e regioni dei cinque continenti (Pechino, Hebei, Palermo e Sicilia, New Orleans, Memphis, Louisiana, Tennessee, Mississipi, Arkansas, Marrakech, New Delhi e Rajasthan). “L’alimentazione quotidiana è uno di quei comportamenti indispensabili all’uomo come respirare e bere. In quanto tale è profondamente radicata alla parte più intrinseca ed istintuale di ciascun essere umano e manifesta una resistenza maggiore all’omologazione.” Fino a quando il nutrirsi non cadrà sotto le imposizioni del mercato globale perdendo così il proprio carattere di autenticità? Questo è l’interrogativo e, nello stesso tempo, la sfida che il fotografo si pone. Le quaranta fotografie proposte non sono immagini “globalizzate”, scorci già noti di città o confezioni di marchi famosi; al contrario l’attenzione si sofferma sul particolare per catturare il gesto del cibarsi che è solo apparentemente scontato. Un piatto è, secondo il fotografo, il mezzo attraverso cui conoscere l’identità di un popolo: ogni civiltà infatti cucina e consuma diversi alimenti mostrando, tramite il rituale quotidiano del mangiare, le proprie tradizioni più intime e radicate. Salvo Sportato ha riscoperto la sua passione per la fotografia durante l’esperienza lavorativa presso il Teatro alla Scala come responsabile della Comunicazione per l'Accademia. La fotografia è attualmente la sua principale occupazione: dedica gran parte del suo lavoro al reportage, al ritratto e alla fotografia di strada. Ha partecipato a diversi workshop organizzati dall'agenzia Magnum, tra gli altri quello con Christopher Anderson, in cui sono stati esposti e poi pubblicati alcuni dei suoi scatti. Con Alex Majoli ha lavorato ad un progetto sulla sicilianità. A Brussels ha esposto il suo lavoro sulle miniere di Zolfo Siciliane, RAMP, da cui ha realizzato un'edizione fotografica con Mondadori arricchito da un contributo letterario inedito di Andrea Camilleri. 

Luoghi

  • Fondazione Luciana Matalon - Foro Buonaparte, 67 - 20121 Milano
             02 878781

    Apertura: dal martedì al sabato orario continuato 10-19

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