05/11/2011  al 20/11/2011

Roberto Cannata. gradozero

Roberto Cannata. gradozero L’evento artistico, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Este e realizzato in collaborazione con Segnoperenne.it, presenta una selezione antologica dei lavori di Roberto Cannata (Mestre, 1961), artista eclettico, pittore e scultore di formazione accademica, da anni attivo sulla scena culturale nazionale ed internazionale. In mostra, visitabile fino al 20 novembre 2011, saranno presenti una quarantina di lavori di medie e grandi dimensioni, oli su tela, gessi, pitto-sculture, testimonianza di un percorso artistico che si snoda dalla metà degli anni Novanta fino ai giorni nostri, con le ultime produzioni inedite, realizzate appositamente per l’appuntamento estense. L’artista, da sempre attento alle sperimentazioni tecniche e alle citazioni linguistiche, compie reiterate incursioni nel campo della figurazione per scandagliare, attraverso la pratica dell’osservazione del presente e della registrazione dei dati sensoriali che da esso emergono, le sottili dinamiche e i risvolti psicologici attuati dagli attori che popolano gli infiniti palcoscenici del mondo; nasce così un lavoro fortemente eloquente di una condizione umana sofferente e generalizzata, scioccante e inattesa, la cui natura inquieta è tradotta dalla desolazione di lande spettrali, dal silenzio permeante, dalla profanazione e perdita definitiva della bellezza.   La carica espressionista delle figure realizza un gioco pittorico che sapientemente pesca elementi colti nel bacino delle Avanguardie Storiche dei primi del Novecento e con lucida oggettività scenica (ora surrealista, ora metafisica, ora cubista), struttura una forma di comunicazione visiva che si realizza nella piena conoscenza dei propri parametri culturali e nella consapevolezza di poterli rendere attuali.   Gli universi-altri di Roberto Cannata, governati da leggi fisiche alternative che prescindono dalle regole prospettiche della tridimensionalità analitica e scientifica, libere da gabbie esecutive e da appigli mimetici, rappresentano lo sfogo a digressioni psicologiche nelle quali, seguendo linee fluide e morbide simili a percorsi mentali di retaggio freudiano e aumentando iperbolicamente ora la nitidezza dei colori ora le loro sfumature, trovano origine figure biologicamente distorte, abitanti di un mondo post-atomico sopravvissuto (ma irrimediabilmente compromesso) alle reiterate catastrofi perpetrate illogicamente dalle sub-culture odierne.   Lunghi e ripetuti fermo-immagine su trame biologiche fittamente intersecate tra loro eppure lineari e indipendenti nel loro incedere, vittime di una clausura intimista che inibisce l’osmosi dei sentimenti, assumono i contorni di flusso narrativo continuo e a-temporale che dal passato storico dell’uomo, il logos (l’unione di legge e armonia) attraversa il presente di esistenze illusorie per proiettarsi rapido verso un futuro prossimo decadente e disilludente, l’antitetico polemos, in una battaglia archetipica di contrari in cui ogni immagine vibra di tensioni inconsce collettive.  

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Luoghi

  • Via Massimo d’Azeglio 11 - Padova
     

    Luogo: Spazio Espositivo Pescheria Vecchia Note apertura: martedì- domenica 10.30–12.30 |15.30–19.30 +39 348 54 43 851