06/04/2013  al 19/04/2013

Roberta Ubaldi. Anatomie della ruggine

A cura di: Luca Arnaudo e Barbara Pavan

Roberta Ubaldi. Anatomie della ruggine

‘L'impiego della ruggine che questa artista ternana ha saputo realizzare – scrive Luca Arnaudo nell’introduzione critica - è, in effetti, rimarchevole, perché tende esteticamente un arco tra improvvisazione e progetto, ordine e disgregazione – della materia come del disegno, senza che fra i due enti si possa al termine dell'osservazione tracciare più un confine certo. Ma (…) l'estetica non basta a spiegare l'intensità meditata di pitture in cui il pigmento nobile dell'olio, disteso per di più con una perizia misurata su modelli dichiaratamente rinascimentali e insieme accortamente contemporanei (…), si combina alla corrosione del metallo, nei lavori più recenti trasferita pure sulla carta (…) come il calco di una sorprendente fertilità cromatica del ferro. (…) Le mani, rese in pittura nel loro intreccio materno su grembi tracciati dal disordine controllato della corrosione, divengono infatti nell'opera della Ubaldi il simbolo di una protezione, di una cura amorevole della vita, sottolineando insieme quanto questa stessa vita rifiuti per sua natura la misura, la sicurezza, germogliando e facendosi largo nel ferro entro le tonalità calde ma non per questo meno inquiete delle ruggini. Lo studio anatomico di un corpo (…) apre dunque l'opera della Ubaldi a vertiginose considerazioni sulla corruzione della materia, senza per questo dimenticare la bellezza che in quella stessa materia, e in quella medesima corruzione può ritrovarsi. Sul crinale scosceso di un'arte che non rassicura l'osservatore sul corso del proprio tempo ma, insieme, lo soggioga al fascino della sua parabola in un raccoglimento pacificante, sembra insediarsi dunque una della ragioni maggiori dell'interesse di questa artista (…).

Roberta Ubaldi nasce a Terni nel 1965. Vive e lavora a Narni Scalo (TR) . Nel 1984 si diploma Maestra d'arte presso l'Istituto d'Arte Metelli di Terni. Tra le principali mostre recenti segnaliamo: (2013): Muse, collettiva a cura di Alberto D'Atanasio, Gagliardi Arte Contemporanea, San Gimignano (Si); Da che pArte stai?, collettiva a cura di Raffaella Renzi e Cristian Porretta, Galleria d'arte Spazio 120, Roma; Aliens - Le forme alienanti del contemporaneo, collettiva a cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione, MAG, Como; In chartis mevanie, collettiva a cura di Alberto D'Atanasio, Chiesa Santa Maria Laurenzia, Bevagna (Pg). (2012) les petits cadeaux, collettiva a cura di Alessandro de Gregorio, Galleria Basement Project Room, Fondi (Lt); 300 Che la collezione abbia inizio, collettiva a cura di Cristiana Pecile e Antonio Nardone, La Contemporanea Art Gallery, Torino; V-ART Contemporary Project, La Contemporanea Art Gallery, Valenza (Al); Sicuramente in bilico, collettiva, Ex Granai della Fortezza Orsini, Pitigliano (Gr); The Lucky One, collettiva a cura di Barbara Pavan e Francesco Santaniello, Studio7 Arte Contemporanea, Rieti (Ri); ARTquake l'arte della solidarietà, collettiva, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia (Re); Summer Collection, collettiva, Galleria Accessible Art, Roma; Rust, personale, a cura di Barbara Pavan, Studio7 Arte Contemporanea, Rieti; SSS Small Size Show, collettiva, Overlook Agenzia d'Arte, Quarrata (Pt). (2011) Centocinquanta, collettiva, a cura di Barbara Pavan e Francesco Santaniello, Sala Consiliare del Comune di Rivodutri (Ri); Hands, personale, Studio Watts, San Gemini (Tr); Alfabeto Morso Progetto Maionese, En Plein Air Arte Contemporanea, Pinerolo (To)

 


Luoghi

  • Studio7 Arte Contemporanea - Via Pennina, 19 - Rieti
         3204571689

    orario: ven-sab ore 18-20; dom ore 11-13 oppure su appuntamento

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