14/12/2016  al 31/01/2017

Rivoluzione Pop

A cura di: Graziano Menolascina

Rivoluzione Pop
Nell’Arte del ‘900 ritroviamo un certo risveglio dei sensi con la sua creatività
ribelle ed innovativa, rompendo senza soluzione di continuità con la
tradizione artistica delle vecchie accademie a tutti i livelli di significato, di
forme e di funzione estetica. Poiché l’arte contemporanea sin dalle sue origini
si è sempre rifatta ed è sempre stata influenzata dallo spirito magico e
selvaggio di una certa creatività primitiva, espressioni primarie di segno e
gesto allo stato puro. Il mondo affascinante e tutte le forme della Pop Art
invadono gli spazi della Galleria Restelliartco. Un racconto cominciato circa
cinquant’anni fa che continua a coinvolgere ed influenzare ancora oggi il
pubblico. “Rivoluzione Pop” propone un viaggio attraverso tutta l’evoluzione
della Pop Art Nazionale ed Internazionale a partire dagli anni sessanta
quando il movimento iniziò a sperimentare una nuova visione estetica del
mondo. Una grande mostra che intende fornire una lettura articolata e
innovativa delle vicende che hanno portato alla nascita e alla diffusione di
questo nuovo modo di concepire l’arte. Partendo dagli oggetti simbolo del più
egocentrico del gruppo Pop americano Andy Warhol come: “Silver Coke”,
“Campbell Soup” e “Brillo Box”, al più nostalgico Roy Lichtenstein che tramite
il suo raffinato senso della composizione, riesce a riportare nelle sue opere
l’infanzia di un universo lontano, così come gli eroi, gli aviatori di guerra e le
fanciulle romantiche piangenti, passando per il romanticismo di Robert
Indiana con la serie degli arazzi “Love”, terminando con il social-cultural del
graffitista Keith Haring. Il percorso si estende arrivando appunto all’influenza
trasmessa ai nostri artisti italiani, pienamente in sintonia con le analoghe
esperienze maturate in ambito internazionale e al tempo stesso
linguisticamente autonoma rispetto ai modelli statunitensi ed europei del
periodo. In mostra i televisori e i “Futuristi” di Mario Schifano, gli “Half Dollar”
di Franco Angeli, i “Paesaggi” di Tano Festa, “Latte” di Cesare Tacchi, le
composizioni in carboncino di Jannis Kounellis successivamente poverista,
finendo con i profili d’argento dell’unica donna del gruppo Giosetta Fioroni. La
mostra rivela le tendenze stilistiche di quel periodo, il riflettere sui temi dello
schermo e dell’oggettualità della pittura, tendenze che portarono alla nascita
di un nuovo gruppo noto come La Scuola di Piazza del Popolo. A completare
il percorso le opere più significative dei successivi personaggi entrati nel
gruppo come: i legni di Mario Ceroli, i “Gesti Tipici” di Sergio Lombardo e gli
oggetti in metacrilato di Gino Marotta. Ma ciò che rende questa mostra un
autentico unicum, irripetibile nel panorama espositivo è la partecipazione di
artisti stranieri come Yasumasa Morimura con la serie delle “Polaroid”
travestito da Michael Jackson, Mattew Barney con “Cremaster 5”, e l’incontro
di due vecchi amici Tony Oursler con una scultura parlante e Mike Kelley con
un inedito lavoro fotografico. La mostra si conclude con un obbiettivo puntato
anche alle nuove tendenze del contemporaneo includendo generazioni ultime
sempre di matrice poppism, Silvano Tessarollo con i coloratissimi lavori in
cera, la gestualità pittorica di Daniele Galliano, Elisabetta Benassi con la
serie fotografica “Astronauti” e il nipponico surreal pop Hirotsugu Aisu con le
sue sperimentazioni in HTML.
 

Luoghi

  • Restelliartco - Via Vittoria Colonna, 9 - 00193 Roma
             +39 063243919

    orario: Lun. 16.00 19.30 -- Mar. - Sab. 10.30 13.30 - 16.00 19.30

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