25/09/2014  al 30/12/2014

Richard Dupont. Selfie

A cura di: Marco Bazzini

Richard Dupont. Selfie
“People have this idea about ‘digital’ that you just press the button and the machine spits something out, which couldn’t be further from the truth”. 
(Richard Dupont) 
L’artista newyorchese Richard Dupont, dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti in America ed aver esposto le sue opere in Korea, in Svizzera, in occasione della prestigiosa fiera Art Basel, in Germania, Svezia ed Inghilterra, approda per la prima volta in Italia con una mostra personale presso il nostro spazio espositivo. Egli conduce da circa un decennio una ricerca all’avanguardia nel campo delle arti lavorando a partire dalla tecnica di stampa 3D. 
Il corpo dell’artista diviene l’oggetto da esaminare, scansionare, manipolare tramite speciali software e stampanti; le copie digitali che ne derivano divengono il modello per la creazione di una vasta gamma di lavori, dalla scultura all’incisione, dall’installazione al disegno, fino alla pittura. Un processo complesso durante il quale materiali e tecniche tradizionali come il gesso o le colate di bronzo si alternano a materiali e tecniche di fabbricazione estremamente sperimentali come la scansione digitale, il silicone e il poliuretano fuso. 
Nel grande gioco del rappresentare se stessi – scrive Marco Bazzini - che da sempre accompagna la nostra storia e che nel presente ha trovato un’ampia diffusione attraverso i social come inclinazione verso la sola confessione di evidenza, (…) Richard Dupont propone un passo laterale, così come si richiede a un artista. L’approfondita e articolata analisi del suo corpo, o di altri frammenti anatomici dello stesso come le mani, esulano dal solo effetto di una ricerca che aspira alla rassomiglianza del soggetto per farne prima di tutto un prodotto che nasce e attiva immaginazione così come memoria. Nel suo caso quella digitale, liquida e facilmente manipolabile attraverso i software, e che dal 2001 è all’origine di tutto il suo percorso come unica matrice dopo aver acquisito l’intera scansione del suo corpo presso una base militare statunitense. (…) 
Con un unico selfie, Dupont procede non nel realizzare la semplice riproduzione di se stesso ma nel dispiegare differenti tracce, a partire da se stesso, che rappresentano una possibile evoluzione culturale che influenza il senso dell’identità e dell’io nella nostra società. 

Luoghi

  • Eduardo Secci - Firenze - Via Frà Giovanni Angelico, 5r - Firenze
             055 0517157    055 0517518

    orario: lun-ven 9-13 e 15-19

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