14/02/2020  al 29/02/2020

Rei "Warudo"

A cura di: Lorenzo Canova

Rei "Warudo" “Un segno scuro e potente che scava le forme per estrarne la luce segreta, l’incontro e la lotta tra il nero e gli altri colori da cui scaturisce lo splendore delle cose e dei volti, evocazioni e culture che si sovrappongono e si fondono in un ciclo coerente di opere: la mostra di esordio di Rei si presenta come un mosaico vitale di suggestioni e di riferimenti legati da una pittura che riesce a unire la sua decisa componente disegnativa a un’intensa ricerca cromatica.
Le indagini di Rei si concentrano infatti su pochi elementi primari e basilari: i volti e la natura, gli sguardi e i fiori che nel suo lavoro assumono una presenza lucente e misteriosa proprio grazie alla sua capacità di usare il disegno per comporre la struttura dei dipinti con una rigorosa e nitida qualità visionaria, in un pensiero costruttivo che riesce a coniugare una severa analisi del colore a un tagliente elemento grafico.
L’opera di Rei nasce dunque da una felice combinazione di riferimenti e di omaggi che il pittore riesce però a declinare in modo del tutto personale, creando una struttura in cui le culture si incontrano in quella ricombinazione dei livelli che è uno dei tratti salienti del nostro presente.
L’artista, come moltissimi altri autori in tutto il mondo, non nasconde difatti il suo amore per il cinema e per il mondo articolato dei fumetti, degli anime giapponesi e dei comics americani, ma riesce ad esaltarlo in quadri dove i Manga incontrano la Marvel, Blade Runner e Corto Maltese. Nella pittura di Rei sono del resto evidenti anche le dichiarate influenze della storia dell’arte, a partire da quelle dei volti di Francis Bacon e delle figure di Egon Schiele, che, non a caso, è un pittore amato e citato da molti grandi fumettisti e illustratori. [...]
I ritratti vengono quindi eseguiti attraverso un metodo che ricorda la composizione digitale delle immagini, mediante una geometrizzazione in cui ogni viso viene sfaccettato e rielaborato come se dovesse poi essere trasformato in una scultura o in un oggetto plastico in 3D. [...]
I quadri di Rei hanno allora la capacità di tendere a un magico, personale e minuzioso realismo, che però viene messo in crisi e contraddetto dalla loro atmosfera enigmatica che sembra rappresentare un universo di sintesi concepito in laboratorio. [...]
Le margherite, i papaveri e i fiori di campo dipinti da Rei mutano così il loro codice genetico, mostrandosi come apparizioni solenni che sorgono dal basso verso l’alto, come le nuove architetture di uno spazio ideato dal pensiero e dalla mano di un’artista, di una terra rinnovata che rivela la sua essenza segreta, sospesa tra la lirica vibrazione di una natura fragile e precaria e l’impero delle luci dominato dai raggi metallici di un sole artificiale.” (dal testo critico di Lorenzo Canova

Luoghi

  • Museo Crocetti - Via Cassia, 492 - 00189 Roma
             06 33711468

    Orario: Ore 11.00-13.00/15.00-19.00 . Sabato/Domenica Ore 11.00-18.00 - Martedì e Mercoledì chiuso

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