12/04/2017  al 04/06/2017

Pietro Fortuna "S.I.L.O.S"

A cura di: Pietro Gaglianò

Pietro Fortuna  "S.I.L.O.S"
Il progetto vuole ricostruire il percorso dell’artista, nato a Padova nel 1950 e residente tra Roma e Bruxelles, proponendo una lettura antologica di temi e modalità fondanti del suo lavoro. Non si tratta di una rassegna cronologica, ma di un osservatorio che mette in luce come per Pietro Fortuna il processo e l’ideazione siano sempre stati preminenti rispetto all’esito. Nel ciclo di opere esposte (raccolte sotto il titolo di S.I.L.O.S, del 2017, tutte realizzate appositamente per questa occasione) si condensa il senso del fare come prassi e come nucleo teorico, come rivendicazione di autonomia, come possibilità, e diritto, dell’arte a essere improduttiva.

“L’arte è profezia e non previsione”, dichiara l’artista, e tutto quello che accade rispetto all’opera accade senza progetto (cioè senza un sentimento di attesa rispetto a un compimento futuro), nel suo manifestarsi come forma del divenire: senza quel finalismo che caratterizza la produzione, non solo culturale, contemporanea. Come scriveva nel 1995 Rocco Ronchi, a proposito del lavoro di Fortuna, è “a questa loro sorprendente indipendenza dal tempo che tali forme del fare devono quel loro senso di quiete, di perfezione e di inutilità che infondono nell’osservatore”.

L’umanesimo di Fortuna si distanzia da quell’individualismo che si realizza nella dialettica tra interrogazione privilegiata e risposte necessarie. Forse in questo si trovano le ragioni del suo pensiero: il fare coincide con il tempo e lo spazio per una cerimonia più vicina alla vita, a come questa si mostra. “Il fare, qui come altrove,” scrive ancora Ronchi “è un gesto compiuto che non domanda nulla al tempo, pur impiegandolo.”


 

Luoghi

  • MACRO Testaccio - Piazza O. Giustiniani, 4 - Roma
         335 49 03 11
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