16/03/2019  al 05/05/2019

Petr Davydtchenko "Millennium worm"

A cura di: Maurizio Coccia

Petr Davydtchenko "Millennium worm" Palazzo Lucarini Contemporary aprirà il 16 marzo 2019 con Millennium worm, una mostra personale dell'artista Petr Davydtchenko. 
Per la mostra Davydtchenko presenterà un'installazione specificatamente studiata per il sito, la prima del suo genere da quando ha cominciato a vivere esclusivamente con una dieta di animali trovati morti uccisi dalla strada. La routine quotidiana dell'artista include il ciclismo lungo le strade per trovare animali morti uccisi dalle macchine, il recupero delle carcasse e la loro utilizzazione per ricavarne cibo, coperte e sapone. Invece di opporsi al sistema attuale, Petr offre così un modo di vivere alternativo, semiautonomo e non governato.
Influenzato dall’avanzata distruttiva prodotta dal crollo economico successivo al 2008, Davydtchenko commenta così la sua pratica: "Io vivo come un gettone nel cripto-ecosistema.

Decentralizzato, semiautonomo e non governato da gerarchie passate". Egli vive ai margini del sistema economico globale, completamente fuori dagli schemi e politicamente non allineato con l'estrema destra o estrema sinistra. Per sfidare l'isteria della metropoli, Davydtchenko si trasferì da Londra a Maubourguet, un villaggio post-industriale nel sud della Francia, nel 2015. L'artista ha strutturato la sua vita come un "virus", sfruttando l'ecosistema agricolo come una sorta di parassita che dipende dai suoi rifiuti. Attraverso la sua pratica, Davydtchenko adotta i modelli economici trasformandoli in una nuova forma di esistenza-ponte tra arte e vita.
Durante la mostra, l'artista soggiornerà a Palazzo Lucarini, un'istituzione culturale situata nel centro Italia, impegnata a promuovere la cultura della modernità. Egli costruirà il proprio ambiente con materiali trovati o barattati. La struttura minimalista che realizzerà sarà un rifugio ed un archivio che rivelerà il processo della sua vita quotidiana attraverso la sua stessa forma e l’esposizione di pelli di animali, video ed oggetti.

Petr Davydtchenko nacque nel moderno Sarov (precedentemente noto come Arzamas-16), una città militare chiusa in Russia nel 1986. Crescendo a San Pietroburgo ha sperimentato l'ostilità dei gruppi di estrema destra prima di trasferirsi in Europa dove ha sviluppato una pratica che reinterpreta i codici sociali attraverso l'estetica totalitaria. La sua pratica archivistica si è trasformata in un caso di studio ideologico, utilizzato da accademici interdisciplinari che teorizzano una realtà socioeconomica alternativa.
Il prossimo anno Davydtchenko aprirà un ristorante pop-up, utilizzando le competenze che ha sviluppato negli ultimi tre anni. "Lavorerò per le stelle Michelin. Penso che il pubblico sarà sorpreso di quello che posso portare sul tavolo dalla strada”.


APPROFONDIMENTI
Petr Davydtchenko (1986) è nato in Arzamas-16, una città militare in Russia. Davydtchenko ha conseguito una laurea in Belle Arti presso il Konstfack University College of Arts di Stoccolma e un Master in scultura presso il Royal College of Art di Londra. Ha esposto alla 5a Biennale internazionale di Mosca per l'arte giovane, dove ha ricevuto plauso critico per il suo lavoro, successivamente suoi lavori sono stati acquisiti da NCCA a Mosca. Nel 2017 è stato nominato per il premio Kandinsky. Petr Davydtchenko è il protagonista di Autonomous, un lungometraggio documentario diretto da Ian Henry, che sarà pubblicato nella primavera 2019.
 

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The Foundry si è aperta come officina e laboratorio per idee oltre i parametri del mercato dell'arte contemporanea. Situato a Maubourguet, a ovest di Tolosa, The Foundry si trova a 50 km dalla catena montuosa dei Pirenei e copre una superficie di oltre 4.500 m2. Fondata nel 1870 da Jules Fabre, la fonderia di ferro fu mobilitata durante la prima guerra mondiale per produrre armamenti e attrezzature militari per la difesa nazionale. Dopo la guerra, una comunità internazionale di immigrati si sviluppò come diaspora di individui emigrati dai regimi fascisti di Franco e Mussolini per lavorare insieme sotto un'identità e un'ideologia condivisa. Recentemente trasformato in un sito di produzione artistica, gli artisti vivono e lavorano lì come comunità.
Palazzo Lucarini Contemporary è un centro di arte contemporanea che nasce con l'obiettivo di produrre, promuovere e diffondere l'arte e la cultura della modernità nelle sue molteplici manifestazioni. Il Comune di Trevi (PG) concede l'edificio all'associazione culturale senza scopo di lucro Palazzo Lucarini Contemporary che, fondata nel gennaio 2007 a seguito della dissoluzione del Museo d'arte di Trevi, svolge un ruolo di osservatorio e di promozione della Contemporanea.

Luoghi

  • Centro D'arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary - Via Beato Placido Riccardi, 11 - 06039 Trevi - Perugia
             0742 381021     0742 386956

    Orario: giov-dom 15.30-18.30

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