Oltre la siepe. Omaggi a Giacomo Leopardi
La galleria Piomonti Arte Contemporanea di Roma sceglie di rendere omaggio a Giacomo Leopardi. Il legame col poeta si sviluppa col ponte tra la galleria di Roma e il nuovo spazio aperto da Pio Monti a Recanati, attraverso la mostra Otre la siepe, proposta nello spazio antistante la Fontana delle Tartarughe, nel palazzo Mattei dove Leopardi visse durante il suo soggiorno romano.
L’associazione diretta tra una poesia e l’opera di un artista lascia emergere affinità elettive, interpretazioni o evocazioni inaspettate, capaci di aprire a ulteriori riflessioni che pure investono l’immortale rapporto tra arte e letteratura.
La mostra – nata dalle suggestioni emerse dalla costante lettura del poeta e dalla visione che ha saputo darne il recente film “Il Giovane Favoloso” di Mario Martone – intende proprio sondare la vividezza della poetica leopardiana attraverso lo sguardo e la sensibilità degli artisti contemporanei.
I diciannove artisti ospitati sono Alessio Ancillai, Ubaldo Bartolini, Adam Berg, Andrea Boldrini, Mario Giacomelli, Claud Hesse, Teresa Iaria, H.H. Lim, Tommaso Lisanti, Eliseo Mattiacci, Gian Marco Montesano, Francesca Monti - Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Vettor Pisani, Roberto Pugliese & Tamara Repetto, Elisa Sighicelli, Salvo, Ettore Spalletti.
La connessione tra versi e arte visiva, in un ambiente saturo di rimembranze tra antichi e vitalissimi testi e opere contemporanee, svela orizzonti nuovi.
Come scrive Martone: “…vorrei citare ancora Pasolini, perché penso sia interessante in un discorso più ampio su Leopardi, per la capacità che ha avuto di penetrare la realtà. […] difficile, se non impossibile, pur nella vastità degli studi leopardiani, dire parole definitive sulla sua parabola: questa si chiama la libertà”.
Catalogo in galleria con testi di Mario Martone, Toni Negri, Emanuele Severino, Luigi Giussani, Nikla Cingolani e, allegato, cd con suggestioni sonore di Giuliano Lombardo.
L’associazione diretta tra una poesia e l’opera di un artista lascia emergere affinità elettive, interpretazioni o evocazioni inaspettate, capaci di aprire a ulteriori riflessioni che pure investono l’immortale rapporto tra arte e letteratura.
La mostra – nata dalle suggestioni emerse dalla costante lettura del poeta e dalla visione che ha saputo darne il recente film “Il Giovane Favoloso” di Mario Martone – intende proprio sondare la vividezza della poetica leopardiana attraverso lo sguardo e la sensibilità degli artisti contemporanei.
I diciannove artisti ospitati sono Alessio Ancillai, Ubaldo Bartolini, Adam Berg, Andrea Boldrini, Mario Giacomelli, Claud Hesse, Teresa Iaria, H.H. Lim, Tommaso Lisanti, Eliseo Mattiacci, Gian Marco Montesano, Francesca Monti - Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Vettor Pisani, Roberto Pugliese & Tamara Repetto, Elisa Sighicelli, Salvo, Ettore Spalletti.
La connessione tra versi e arte visiva, in un ambiente saturo di rimembranze tra antichi e vitalissimi testi e opere contemporanee, svela orizzonti nuovi.
Come scrive Martone: “…vorrei citare ancora Pasolini, perché penso sia interessante in un discorso più ampio su Leopardi, per la capacità che ha avuto di penetrare la realtà. […] difficile, se non impossibile, pur nella vastità degli studi leopardiani, dire parole definitive sulla sua parabola: questa si chiama la libertà”.
Catalogo in galleria con testi di Mario Martone, Toni Negri, Emanuele Severino, Luigi Giussani, Nikla Cingolani e, allegato, cd con suggestioni sonore di Giuliano Lombardo.