04/05/2022 dalle 15:00  al 15/07/2022 alle 21:00

Lorenza Boisi "objets futiles mais indispensables"

Lorenza Boisi "objets futiles mais indispensables"
RIBOT è lieta di presentare la seconda personale di Lorenza Boisi (Milano, 1972), dipinti e ceramiche che compongono un percorso costruito su un apparente paradosso.  
 
OBJETS FUTILES MAIS INDISPENSABLES [oggetti futili ma indispensabili] è una modesta compilazione poetica, che pone l’attenzione su un principio esistenziale e allo stesso tempo trascurato, assunto come implicito: il legame che si sviluppa con le cose, di per sé futili, ma indispensabili alla propria sopravvivenza.
L’artista sceglie nel titolo l’idioma francese, richiamando emblematicamente l’ispirazione della mostra. La lingua francese, a lei necessaria per molti anni, non è più praticata nella sua quotidianità; divenuta dotazione futile, essa è per l’artista esperienza triviale ed egualmente, dato fondante, conoscenza che le ha consentito di accedere a fonti e a testi letterari in lingua originale, attingendo ad una sfera culturale francofona, nel senso più ampio, che hanno avuto un’influenza nel suo processo formativo.

A partire dalla consapevolezza per cui in certi elementi risiede questo dualismo, Boisi recupera mentalmente una serie di oggetti e di riferimenti che si costituiscono, al contempo fenomeno, dunque dato di senso, e noumeno, ovvero dato di pensiero. Così l’iconico ombrellino cinese, riprodotto in ceramica, riconduce alla curiosità esotica, stolidamente decorativa e, contemporaneamente, ad antonomasia di un universo particolarmente caro all’artista.

Che siano reificati dalla pittura o concretati attraverso l’esercizio del fuoco, (per l’artista pratiche che rendono  tangibili i desideri e l’immaginato) questi oggetti/simboli/narrazioni futili, di natura più che mai trasversale, assumono un valore quasi gnostico. Essi, esito di declinazione mnemonica e mai mimetica, mantengono il linguaggio patronimico delle fonti, siano queste artistiche, letterarie o afferenti alla cultura popolare di un determinato contesto e momento.

Il violinista raffigurato nell’opera Wooden Figurine (2022), gli onirici pesci rossi di Dreaming of Matisse (2018) o ancora i due innamorati ritratti all’interno di una conchiglia in Souvenir (2022), per citare solo alcuni esempi, sono tutti soggetti che si possono leggere ed indagare nella stratificazione: sono quello che rappresentano e allo stesso tempo omaggi all’arte popolare, raccolta da Gabriele Muenter o alla “fonte di tutte le fonti”, piuttosto che rimandi all’illustrazione d’antan della cartolina nazional-sentimentale anni Cinquanta. Sono riferimenti ad una gratuità, percepita come personalmente fondante.  

A completare la mostra lo special project: silhouette in ceramica disegnata, quasi stiacciata, ritratti che compendiano la pittura ed il disegno di Boisi, caratterizzati da un trattamento a secondo fuoco, sottosmalto, dai toni antinaturalistici, che tradiscono l’appartenenza a una tradizione pittorica europea di matrice figurativa, originata nelle avanguardie storiche che, di epoca in epoca va rinnovando il suo senso di pertinenza.
 

Luoghi

  • RIBOT gallery - Via Enrico Nöe, 23 - 20133 Milano
             +39 347 050 93 23
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