23/06/2012  al 26/08/2012

Movimento Madí. Una Geometria Oltre Le Regole

Movimento Madí. Una Geometria Oltre Le Regole Artisti:  Carmelo Arden Quin, Angelo Giuseppe Bertolio, Dominique Binet, Bolivar, Gaë Bourmaud, Jean Branchet, Jean Charasse, Elisabetta Cornolò, Franco Cortese, Marian Drugda, Mirella Forlivesi, Reale F. Frangi, Joël Froment, Aldo Fulchignoni, Yumiko Kimura, Alberto Lombardi, Gino Luggi, Enea Mancino, Jaildo Marinho,Vincenzo Mascia, Renato Milo, Giuseppe Minoretti, Mitsouko Mori, Judith Nem’s, Gianfranco Nicolato, Antonio Perrottelli, Marta Pilone, Gaetano Pinna, Giuseppe Rosa, Albert Rubens, János Szász Saxon, Philippe Vacher, Piergiorgio Zangara La mostra in programmazione all’Atelier del Tadini si prefigge di far scoprire al pubblico un movimento artistico che, oltre a rappresentare un caso unico nella storia dell’arte per longevità (esiste da sessantasei anni), risulta essere estremamente interessante in virtù delle vicende che ne hanno caratterizzato il percorso fino ad oggi. Il Movimento Madì è stato fondato a Buenos Aires nel 1946 da Carmelo Arden Quin e da altri artisti che già avevano collaborato alla rivista “Arturo” nel 1944, in pieno periodo peronista, spinti dal desiderio di modificare la tradizionale concezione del quadro. Si tratta dell’avanzato traguardo raggiunto dall’arte aniconica dopo il Concretismo ed il Costruttivismo, che inizialmente ha coinvolto gli artisti latino-americani e negli anni cinquanta, con l’avvenuto trasferimento a Parigi del suo fondatore, un folto numero di artisti europei. Fin dall’inizio, gli artisti Madì si prefiggevano, con l’introduzione della poligonalità, sia accorpando diverse superfici dipinte, sia abolendo la cornice, la distruzione di tutti i condizionamenti e limiti imposti dalla tradizione geometrica, chiusa nei quattro angoli retti del supporto tradizionale del piano, dando un ulteriore sviluppo alle intuizioni di alcuni pionieri costruttivisti di inizio secolo e concretizzando un vero e proprio cambiamento. Oggi il movimento Madì conta circa sessanta artisti distribuiti nei vari gruppi presenti in Argentina, Belgio, Francia, Germania, Italia, Stati Uniti, Ungheria, Venezuela e singole entità in Giappone, Inghilterra, Slovacchia, Spagna, Svezia e Olanda (tutti in stretto collegamento fra di loro). Essi, con il loro operare danno un’attuale ed originale testimonianza di come il Madì continui ad essere pensiero, sperimentazione, invenzione, una condizione di coscienza e conoscenza, rielaborazione di tecniche tradizionali e ricerca stimolante di forme e materiali nuovi, in rapporto con gli sviluppi della società contemporanea, che ha provocato una reazione critica inizialmente caratterizzata da momenti di perplessità, inevitabile per cambiamenti incisivi e dirompenti, ma che ha comunque finito per riconoscere al movimento la rigorosità della ricerca e la validità dei risultati. 

Http://www.accademiatadini.it

Luoghi

  • Via Giorgio Oprandi - Lovere - Bergamo
     

    Luogo: Atelier del Tadini Note apertura: Orari: martedì - sabato: 15.00 - 19.00 domenica e festivi: 10.00 - 12.00 / 15.00 – 19.00 Tel. + 39 035 962780