05/06/2013  al 14/06/2013

Michele De Luca - Uemon Ikeda - Giovanni Lauricella. Tres Tres Tria

A cura di: Francesco Gallo Mazzeo

Michele De Luca - Uemon Ikeda - Giovanni Lauricella. Tres Tres Tria

Saranno esposte tre grandi opere: Scatola da festa (dalla serie Ordine della apparenze), del pittore e poeta ligure Michele De Luca,  Stanza MSX2 del giapponese Uemon Ikeda, Opera retinica, video installazione dell’artista e architetto Gianni Lauricella, tre artisti operanti da anni a Roma, dove hanno sviluppato poetiche seppur differenti, di interessante espressività interiore, supportate da una ricerca di nuove dimensioni spaziali e temporali, realizzate attraverso media diversi (che vanno dalla pittura alla scultura all’installazione e al video) ma con una comune matrice di seria riflessione sull’esistenza e sulla comunicazione estetica contemporanea.
Scrive in catalogo Francesco Gallo Mazzeo “Appena ho deciso di occuparmi di questo stare insieme di Ikeda, De Luca, Lauricella, è stato subito Tres Tres Tria, quasi connessione necessaria, tanto forte da distogliermi dal cercare altro. (…) Celebriamo, qui, il trionfo del calore, dei colori, nella pienezza e nella sfumatura, nel lento o repentino mutarsi di atmosfere, di un provare e riprovare, che è sforzo, panegirico, ma anche sperimentazione, incursione nel nuovo, dell’imprevedibile, accogliendo la malia della ripetizione, col desiderio d’eterno che abita anche nelle molecole più piccole, nell’invisibile, che corrisponde, in specchio, a frammenti, in quelle ics che sconfinano continuamente col tutto.”
La mostra è il ventunesimo appuntamento del ciclo Ginnosofisti – Denudati fino all’essenza, organizzato da Bhagavat Atheneum in collaborazione con la Commissione Cultura di Roma Capitale, coordinato da Lori Adragna con Renzo Barchi.

Il progetto è incentrato sulla figura del ginnosofista – il sapiente nudo – come i greci antichi definivano i saggi indiani che vivevano spogliati di tutto. Per ritrovare una spiritualità originaria, il ginnosofista squarcia il velo delle apparenze, si libera dal superfluo e trascende le influenze del mondo materiale – come la totale identificazione con il corpo, la nazionalità e il credo. Allo stesso mdo l’artista contemporaneo chiede di ritornare alla propria essenza. Rivendica la libertà di muoversi in un’ottica  integralmente artistica come “soggetto” e non più come “oggetto di mercato”, spogliandosi dai condizionamenti delle fabbriche d’immagine e degli interessi economici, l’artista tende a riappropriarsi della “creatività teurgica” orientandola alla conoscenza di sé, travalicando ogni confine geografico, religioso, culturale.


Luoghi

  • Bibliothè Contemporary Art Gallery - Via Celsa, 4 - 00186 Roma
             39 066781427

    Orario apertura galleria dal lunedì al sabato dalle 11 alle 23

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