12/06/2010  al 11/07/2010

Materials & Symbols. Crossing / Ceccobelli-Kounellis-Hirano.

Materials & Symbols. Crossing / Ceccobelli-Kounellis-Hirano. L'associazione culturale Il Frantoio di Capalbio, diretta da Maria Concetta Monaci, è lieta di presentare la mostra “Materials & Symbols. Crossing / Ceccobelli-Kounellis-Hirano”, a cura di Davide Sarchioni, che si apre sabato 12 giugno negli ampi spazi della galleria e in permanenza fino all'11 luglio 2010. Materials & Symbols è il secondo appuntamento d'arte contemporanea de Il Frantoio, dopo la precedente copllettiva “Crossroads | Crocevia”, nell'ambito di un progetto dedicato al tema dei crossings culturalifra artisti affermati ed emergenti, differenti per generazione, nazionalità e tipo di ricerca, Un “incontro fortuito” fra gli artisti coinvolti e soprattutto fra le opere stesse nella coincidenza di un'occasione espositiva in cui strade e percorsi diversi si incrociano, dando luogo ad una moltitudine di nuove relazioni, possibilità e significati. Nei suoi spazi bianchi, la Galleria de Il Frantoio accoglie ora le opere di Bruno Ceccobelli e di Mutsuo Hirano, con l'incursione/congiunzione di Jannis Kounellis, in un incrocio inedito, un viaggio ideale alla scoperta di un nuovo paesaggio interiore. Il titolo Materials & Symbols vuole sottolineare i caratteri peculiari che costituiscono alcuni fra i principali temi di ricerca degli artisti invitati a partecipare a questa mostra. Lo sguardo si apre verso l'essenza originaria dell'uomo e del mondo, dove i materiali di recupero che Bruno Ceccobelli inserisce nelle sue tele, partendo dalla pregnanza materica, risalgono alla purezza dell'idea. Il maestro umbro, fra i maggiori esponenti dello storico gruppo della Scuola di San Lorenzo a Roma, riscopre nella natura finita delle cose un legame primigenio con la terra e i suoi elementi, anche di attinenza sacrale, andando a costituire un personalissimo alfabeto dal forte potere simbolico. Anche per Mutsuo Hirano è importante l'utilizzo di materiali poveri ed in particolare la terracotta con la quale esegue vere e proprie sculture abbinate a oggetti di recupero: una sorta di assemblage spaziale attraverso cui l'artista dà vita a vere e proprie installazioni. Le sculture in terracotta, concepite attraverso l'idea del frammento, sono combinate con altri materiali, con “objets trouvés”, diventando reperti di una personale archeologia privata memoriale, simbolo di una identità frammentata ( tra il Giappone, la Germania e ora l'Italia) e gradualmente in via di ricostruzione. La forza evocativa del simbolo dunque diventa comunione ideale tra Bruno Ceccobelli e Mutsuo Hirano, in un altrove mitico dove tutto può accadere. A chiosare le due avventure artistiche e umane interviene Jannis Kounellis, maestro dell'Arte Povera.    Con l'impiego di materiali d'uso comune riduce il segno ad archetipo, servendosi di un linguaggio criptico ed evidente, come solo la poetica dei primari ha in sé. Kounellis dialoga direttamente con le coscienze; l'urto dissacratorio della sua opera percuote e trasforma , giocando una partita sempre aperta tra idealità e realtà. I tre destini artistici di Ceccobelli, Kounellis e Hirano, si incontrano in una comune tensione spirituale cui le opere stesse aspirano, seppur in diverse accezioni. La mostra si avvale del Patrocinio della Provincia di Grosseto e del Comune di Capalbio in occasione del suo cinquantesimo anno.

Luoghi

  • Piazza della Provvidenza 11 - Grosseto
     

    Luogo: Il Frantoio Note apertura: Orari: 18.00 - 23.00 Chiuso il martedì