Massimo Martini "Passa la nave mia colma d’oblio"
A cura di: Grau.2

Tutta la mostra è quindi polarizzata su quanto, da uno schermo che proietta in sequenza l’e-book dell’autore, possa trasmigrare nello spazio e sulle pareti della galleria, facendo uso di alcune modalità concettuali in grado di dire molto con poco. In tal senso si riportano qui alcune parole dell’incipit del libro che un poco possono spiegare la complessità sia del ricordare, che del ricordare per riscrivere. “… non è una autobiografia, né una esposizione cronologica di progetti, neanche una descrizione circostanziata di cosa sia successo, nei vari luoghi, a proposito della strana professione di uno strano architetto…è una sequenza di ventisei brevi racconti, chiusi in sé e indipendenti l’uno dall’altro, per quanto appartenenti alla stessa vita, quella dell’autore. Ci sono a scorrere anche le parole, poche, via via come sussurrate dentro un dire e non dire che non è scrittura ma semplice soliloquio. Queste parole non spiegano le immagini (su cui hanno il privilegio di scorrere in piena libertà). Piuttosto cercano di dire quel poco e quel tanto, come in un tranquillo scambio di idee con il lettore, questo sconosciuto…”
Luoghi
http://www.aocf58.it 06/3610411 06/3200317
Orario: dal lunedì al venerdì ore 17.00 –19.30 (chiuso sabato e festivi)