14/12/2018  al 21/02/2019

Leonid Tsvetkov "Transfer"

A cura di: Lucrezia Cippitelli

Leonid Tsvetkov "Transfer" Transfer esplora le nozioni di consumo, storia e produzione di oggetti rituali, approfondendo le prime ricerche condotte da Leonid Tsvetkov a Roma nel biennio 2013/2014. In questo nuovo lavoro, l'artista sposta l'attenzione sul manufatto religioso e corporeo, come ad esempio protesi o strumenti utilizzati nella vita di tutti i giorni. 

Questa seconda mostra da Ex Elettrofonica segue Downfall, un'opera d'arte elaborata, concepita e sviluppata durante la residenza dell'artista all'American Academy di Roma nel 2012-2013. Downfall ha esplorato l'impatto dei rifiuti sul paesaggio reale e sociale della citta
Dopo la ricerca sul campo e un processo di collaborazione a Testaccio - un quartiere popolare a Roma sede del più grande sito di rifiuti dell'antichità - Downfall è stato presentato sotto forma di mostra all'AAR. In questa esposizione, i calchi dei rifiuti di imballaggi domestici contemporanei sono stati integrati con le spolia esistenti nell'atrio anteriore dell'Accademia, invitando il pubblico alla contemplazione e al dialogo attraverso la giustapposizione degli elementi di diversa natura. Una seconda fase del progetto ha innescato un rapporto più ampio con il paesaggio urbano e con i siti storici di Roma, distribuendo i calchi in numerosi siti storicamente significativi della città. Posizionati in modo tale che sembrino appartenere alle rovine, l'installazione degli oggetti è stata progettata per attirare lo sguardo dei turisti e provocare quello degli spettatori romani per sperimentare la reazione che provoca un oggetto fuori luogo in un contesto fuori luogo. 

Successiva a Downfall la mostra Disturbances è stata concepita come un'installazione site specific di elementi architettonici simili a colonne, composta da calchi in cemento di recipienti usa e getta usati, accatastati l’uno su l’altro ed esibiti come elementi decorativi che davano vita alla prima mostra personale dell'artista alla Galleria Ex Elettrofonica. Evocando elementi architettonici classici, fusti di colonne e totem, le colonne sono intervenute nello spazio architettonico offrendo un sorprendente commento sul nostro attuale "trionfo" sulla natura, come prova dalla nostra capacità di controllare e produrre in massa prodotti da ogni risorsa disponibile. 

Con Transfer, Tsvetkov segue queste prime esplorazioni applicando a forme anatomiche le pratiche dell’ex voto. La richiesta di un intervento divino attraverso un'offerta votiva, un rito antico e contemporaneo, è giustapposta in Transfer al desiderio contemporaneo di un costante aggiornamento dell'oggetto di consumo - dalla tecnologia di uso quotidiano, all'elettronica, fino al rifacimento del proprio corpo. 

Le opere presentate nella mostra sono ancora una volta dei calchi di imballaggi; questa volta, tuttavia, i calchi sono oggetti relativi al corpo: prodotti, strumenti e modelli anatomici che vengono impiegati in medicina per lo studio. L'allestimento di questi oggetti nel contesto della galleria richiama parallelismi con l'iconologia degli ideogrammi, testi e codici con significati e finalità nascosti, facendo riferimento al carattere aspirazionale e strumentale della comunicazione testuale. Il corpo è sempre fluttuante tra un'entità frammentata e un tutto apparente, un fenomeno che è ugualmente applicabile ai testi. L'etimologia della parola "metafora" (dal greco metapherein, in inglese to transfer) è tradotta nel titolo della mostra. 
 

Luoghi

  • Galleria Ex Elettrofonica - Vicolo di Sant’ Onofrio, 10 - Roma
             06 64760163

    ORARIO dal martedì al venerdì 16.00- 20.00, sabato domenica e lunedì su appuntamento.

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