07/11/2019 dalle 18:00  al 20/12/2019 alle 19:30

Leonardo Ulian "Perpetual nexus"

Leonardo Ulian "Perpetual nexus" THE FLAT - MASSIMO CARASI  
inaugura Perpetual nexus  personale di LEONARDO ULIAN

In Perpetual Nexus, seconda personale presso la galleria The Flat - Massimo Carasi, Leonardo Ulian esplora la relazione fra l’oggetto tecnologico e l’immateriale, presentando una nuova serie di lavori scultorei e una grande installazione site-specific.
Deprivando gli elementi elettronici della loro funzione originale essi diventano oggetti effimeri e facendo ciò l’artista intende porre domande sulla nostra relazione con la contemporaneità e sulla costante crescita di nuove speranze tecnologiche, quasi comparabili ad una nuova spiritualità tecnologica.
 La mostra è connotata da una grande installazione ambientale chiamata "Technological Mandala 141 - Perpetual nexus", la cui parte centrale é costituita da vari elementi elettronici saldati insieme dalla quale si espandono verso l’esterno frammenti di Perspex colorato connessi da fili d’ottone.
L’aspetto dell’installazione ricorda un tema sacro e geometrico simile alle vetrate di una cattedrale che diviene, nelle intenzioni di Ulian, un oggetto sacro e contemporaneo da adorare.
 All’artista piace dotare il Technological Mandala di poteri effimeri che vanno oltre la natura effettiva dei materiali di cui è composto.
 È interessante rilevare che la domanda più comune che gli viene rivolta a proposito della natura della serie dei “Technological Mandala” è : “ma..funzionano in qualche modo?” In quanto assomigliano di fatto a dei circuiti elettronici e all’artista piace rispondere:  "Si, dovrebbero stimolare le menti, con pensieri, immagini, connessioni e così via”, come in effetti fanno i circuiti
elettrici tradizionali ma nel caso di Ulian essi operano ad un diverso livello di coscienza.
C’è un desiderio intimo da parte dell’artista di dare un senso alle cose di tutti i giorni e ai concetti che a volte riescono difficili da afferrare, come per esempio la “Contemporaneità”.
Ulian dice: “Will E. Coyote, il personaggio dei cartoni animati, cerca sempre di acchiappare il Roadrunner costruendo bellissimi marchingegni utopici, ma sfortunatamente ciò non avviene e i piani non funzionano mai; ciononostante egli instancabilmente persiste nella propria missione.
La “Contemporaneità” è come il Roadrunner: quando ti avvicini a coglierne il significato, esso scompare improvvisamente in una nuvola di polvere...”
 Anche il concetto di impermanenza è caro a Ulian, un tema presente anche nei Mandala di sabbia della tradizione buddhista, ma nel suo caso i Mandala tecnologici non vengono spazzati via alla fine del loro creazione: vengono invece fissati saldamente per diventare una sorta di ricordo feticista.
Il processo di lavoro dell’artista é comparabile per certi versi a quello di una macchina impazzita programmata per trovare una soluzione ad un problema che effettivamente non sarà mai risolto.
Attraverso la connessione compulsiva di oggetti diversi, la pratica di Ulian anima domande sul significato e la relazione tra gli oggetti e i concetti che attribuiamo ad essi. Ciò facendo l'artista crea la propria rete di connessioni dove le possibilità sono infinite; infatti analogamente ad internet, nella complessità, se un punto viene interrotto, una nuova direzione può essere identificata e riscoperta, trovando nuovi significati e connessioni possibili.
 

Leonardo Ulian > Perpetual nexus @ The Flat - Massimo Carasi, MILANO
Inaugurazione giovedì 7 Novembre dalle 18.00 alle 21.00  
8 Novembre - 20 Dicembre, 2019
orario galleria: dal martedì al sabato dalle 14:30 - 19:30 o su appuntamento

THE FLAT - MASSIMO CARASI  
inaugurates  Perpetual nexus  Solo show by LEONARDO ULIAN
‘Perpetual nexus’ is the second solo exhibition by Leonardo Ulian at The Flat - Massimo Carasi in Milan.
In his sculptural works, Ulian explores the relationship between technological objects and the immaterial, with a new series of works and a large site-specific installation.
By depriving the electronic components of their original meaning they become ephemeral objects, and in doing so Ulian wants to pose questions on our relationship with the contemporaneity and the constant rising of the new technological hopes almost comparable to new forms of technological spirituality.
The exhibition is characterized by a large installation called "Technological Mandala 141 - Perpetual nexus", in which the central part is made with various electronic elements soldered together that grow outwardly to colored pieces of perspex all connected
with brass wires.
The appearance of the installation is that of a geometric and sacred theme of a cathedral window that becomes, in artist's intentions, a contemporary sacred object to be worshiped.
Ulian likes to activate the Technological Mandalas with ephemeral powers that go behind the actual nature of the materials they
made of.
Interestingly, the most common question people ask Ulian about the nature of the Technological mandalas is: “do they do something?”, this because they look like the electronic circuits, and he likes to say: "yes, they are supposed to trigger minds with thoughts, images, connections and so on”, as the traditional electric circuits do, but in Ulian case they work on a different level of consciousness.
There is an inner desire for the artist to make sense of the everyday things and concepts that sometimes are difficult to grasp, as the ‘contemporaneity’ for instance.
Ulian says: “As Will E. Coyote the cartoon character, it is always trying to catch the roadrunner by creating utopian beautiful machines, but sadly, this never happens, the plan goes always wrong, but it tirelessly keeps on its mission.”
The ‘Contemporaneity’ is as the Roadrunner, when you are close enough to grasp its meaning, it quickly disappears in a cloud of smoke…
The theme of impermanence is also dear to Ulian, theme that also occurs in the Mandalas made of sand in the Buddhist tradition, but at the contrary, artist’s technological mandalas are not swept away at the end of their making process, but rather are well fixed almost to become a sort of fetish reminder.
Ulian’s working process is, in a way, comparable to that of a mad machine programmed to find a solution to a problem, that will actually never be solved.
By compulsively connecting different objects Ulian’s practice rises possible questions on meaning and relationship among objects and concepts we attribute to them, and to do so he creates his own web of connections where the possibilities are infinite. Similarly to the internet, even if a point is broken within the complexity, another path can be tracked and rediscovered, and a new possible meaning and connection are found.
 
 
Leonardo Ulian > Perpetual nexus @ The Flat - Massimo Carasi, MILANO
Opening reception  November 7th from 6.00pm to 9.00pm 
November 8 -  Dicember 20,  2019
Opening hours: from Tuesday to Saturday  2.30 pm > 7.30 pm or by appointment

 

Http://www.carasi.it


Luoghi

  • Paolo Frisi, 3 - 20129 Milano
             0258313809    +393332155325

    MM Porta Venezia Tram 9

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