28/04/2015  al 28/05/2015

Latifa Echakhch e Eva Rothschild. There's tears - Middle Temple.

Latifa Echakhch e Eva Rothschild. There's tears - Middle Temple.
Latifa Echakhch
there’s tears

Nel lavoro di Latifa Echakhch l’inchiostro appare in forme diverse: solidificato in cappelli che sembrano abbandonati, assorbito da grandi tele grezze fino a formare dei paesaggi, colato sui vetri di un museo. La capacità dell’inchiostro di veicolare un messaggio viene sostituita da un’espressività non verbale, ma non per questo meno potente.
La mostra di Latifa Echakhch negli spazi della galleria appare come un disegno sobrio e fuori scala, dove gli umori e i messaggi sono modulati in due serie di lavori apparentemente antitetiche. I due gruppi di opere intrecciano la realtà storica e concreta alla rappresentazione, traghettando la memoria in una dimensione atemporale. there’s tears consiste in una serie di tele ricoperte da carta di giornale resa illeggibile. Come spesso accade nel lavoro di Latifa Echackhch, la neutralità di un approccio apparentemente minimale viene fatta implodere attraverso il semplice uso di oggetti dalla forte carica socio-culturale.
L’atto della cancellazione e l’eliminazione del messaggio stampato appare come una reazione ai dolorosi contenuti dei giornali. Attraverso un gesto insieme poetico e concettuale, le tele diventano finestre che incorniciano la realtà, una realtà non più controllata dalla ragione, e per questo tragicamente cruda. La perdita di significato si trasforma in un sentimento di lutto. A fare da controcanto ai lavori su tela - che possono essere intesi come una rielaborazione in quadricromia della tecnica dell’acquarello - sono dei solidi gruppi di nuvole nere appese al soffitto, calati fino quasi a toccare il pavimento. Le nuvole appaiono come i resti di una performance teatrale, le vestigia abbandonate di una rappresentazione all’apparenza innocente. Allo stesso tempo, la posizione delle nuvole e il colore introducono un sentimento opposto, evocando un senso di perdita e minaccia imminente.
Nella mostra di Latifa Echakhch, sovversione e lutto sono intrecciati con la memoria e un senso di speranza, rispecchiando la complessità della vita e la sua inevitabile ambivalenza. Nata a El Khnansa, Marocco (1974) ma cresciuta in Francia, Latifa Echakhch vive e lavora a Martigny, Svizzera.

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Eva Rothschild
Middle Temple

Eva Rothschild crea sculture e oggetti bidimensionali la cui estetica sembra essere in bilico tra austerità minimalista e offerta votiva. L’artista sperimenta un’ampia gamma di materiali, che variano da perline di vetro a cuoio, legno, acciaio e alluminio, elaborando un vocabolario scultoreo diversificato. Il suo lavoro affonda le proprie radici nelle esperienze artistiche degli anni 60’ e 70’, ed e’ spesso in una personale relazione con il Minimalismo. L’ibrido linguaggio di Eva Rothschild offre differenti possibili interpretazioni: nelle sue opere il significato è attivato dalla relazione dinamica tra l’oggetto e l’occhio di chi osserva.
Per il suo nuovo progetto in galleria, Eva Rothschild crea una struttura modulare in alluminio, intitolata Middle Temple. La scultura è concepita come due coppie di schermi, che mimano la forma di un computer portatile aperto, uno degli oggetti contemporanei più diffusi. Posizionati al centro del cortile, gli schermi interrompono uno la presenza dell’altro, creando uno spazio interno aperto ma complesso. La sezione centrale di ogni schermo è attraversata da generiche forme geometriche, i cui lati interni sono dipinti in tre colori ricorrenti nel lavoro dell’artista, che confondono l’occhio nell’atto di esplorare la struttura. Eva Rothschild affronta e mette in discussione l’idea di oggetto, le proiezioni ad esso associato provenienti dalla nostra esperienza e la nostra relazione con l’oggetto stesso. Middle Temple, con i suoi spazi interiori, crea un nuovo ambiente che convive con lo spazio esterno della galleria, includendolo. L’artista è interessata a come gli oggetti sono feticizzati e caricati di significato e forza, eccedendo la loro realtà materiale.
Eva Rothschild afferma: “Sono interessata alle modalità di osservazione associate al concetto di fede, e a come gli oggetti sono investiti di un potere superiore che va oltre la loro materialità e che trasferisce la spiritualità sull’oggetto”.
 

Luoghi

  • Kaufmann Repetto - Via di Porta Tenaglia, 7 - Milano
             02 72094331     02 72096873

    Orario: mar - ven 11-19.30, sab 14-19.30

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