05/02/2015  al 20/03/2015

Italo Bressan. Nuovi alfabeti

A cura di: Claudio Cerritelli

Italo Bressan.  Nuovi alfabeti
Questo inedito ciclo di opere di Italo Bressan appartiene a un aspetto poco conosciuto del suo percorso creativo, molto diverso rispetto alla sua più nota ricerca cromatica avviata nella seconda metà degli anni ‘70. In questa occasione vengono esposte quattro grandi tavole accompagnate da una serie di carte che costituiscono “un viaggio alle radici del segno, uno slancio che ha generato nuovi alfabeti e diverse sospensioni dell’immagine”.
Dal 1994 Bressan lavora costantemente a questi “nuovi alfabeti”, alternando la ricerca di segni minimali e primari alla pittura forte, gestuale, cromatica e luminosa del color-field painting per cui è conosciuto in Italia e all’estero.
 “L’impulso originario prende avvio dall’osservazione delle iscrizioni lapidee, impronte scritturali che affiorano dalla superficie come ombre indistinte, tracce disseminate nella memoria del tempo, reperti di un primordio che allude a tutti i linguaggi possibili, percorsi del segno sempre presenti nel corpo e nella mente. Bressan si rivolge alla parte meno esplorata del suo mondo immaginativo, affronta l’origine della pittura, riconquista la vertigine della tabula rasa, rigenera la visione totale servendosi di elementi minimi al massimo delle loro possibilità espressive. Con quest’orientamento riscopre la funzione magica del segno primordiale, un segno vivo e palpitante che oscilla tra forme organiche e valenze simboliche, sensazioni informi e misteriosi geroglifici.” (C.C.)
Mentre nelle tavole sono presenti frammenti di materia che sembrano cadere dall’alto e restare sospesi sulla superfice metafisica di un universo immaginario, nelle carte è invece il ritmo dei segni (che a volte oltrepassano il limite cartaceo e si inseguono) che cattura
lo sguardo, attraverso uno spazio meditativo, silenzioso, leggero e visionario.
Il carborundum o carburo di silicio, che è anche una delle sostanze di cui è composta la polvere interstellare, è la materia con cui sono state realizzate queste opere, forme pure che trasportano l’osservatore in un sogno sospeso, in uno spazio immaginativo che coinvolge molteplici linguaggi sensoriali, visivi, tattili, sonori.

Luoghi

  • Studio Masiero - Via E. Villoresi, 28 - Milano
         335 8455470

    orario: mar-ven 15-19 ingresso libero

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