11/05/2019  al 28/06/2019

IABO "I want to be an artist"

A cura di: Tiziana Cino

IABO  "I want to be an artist" Archimede ha teorizzato che la distanza più breve tra due punti è data da una linea retta, poi c’è chi usa una linea per ridurre la distanza tra passato e presente, tra personaggio e realtà, tra logica e paradosso. In una concezione del presente in cui osare è l’unica cosa che suscita scalpore, nell’arte ci sono artisti come IABO che hanno costruito uno stile comunicativo, una forza espressiva nella riconoscibilità logica artistica. Una linea di congiunzione tra idea e ispirazioni che camaleonticamente diventa ogni volta il profilo di un personaggio, di un percorso che l’artista offre al pubblico, raccontando una storia che sovverte le credenze, che dà nuovi punti e spunti. 
Tutto ciò e molto di più in I want to be an artist. Una mostra personale che parte da aneddoti curiosi di figure controverse, che IABO sa portare all’attenzione del pubblico con una lucidità e eleganza sintetica che induce la riflessione oltre ogni preconcetto. Partendo da un giovanissimo Adolf Hitler che confessandosi disse che avrebbe voluto fare l’artista, IABO ha costruito un ponte concettuale con cui ha unito personaggi importanti, con pesi specifici di rilievo storico, misurandosi e specchiandosi per primo con gli elementi toccati. Un vero e proprio tour nel mondo dell’arte quello di IABO che sulle sue tele ha catturato l’essenza e lo stile, oltre che il profilo, di Vincent van Gogh, Andy Wharol, Jean Michel Basquiat, Pablo Picasso. Tutti artisti controversi con cui IABO ha miscelato, confuso e annodato pensieri, visioni e simboli. Un grande omaggio all’arte italiana è fatto con la dedica a Mario Schifano, artista polivalente, caposaldo della pop art italiana, di cui IABO si sente indubbiamente discendente. In I want to be an artist l’artista guida il pubblico fino alle sue origini da writer, che dopo quasi 20 anni dall’inizio del suo percorso nel mondo dell’arte, ha voluto omaggiare, unendo le sue due essenze, passata e presente. Scopriamo così una serie di opere dedicate ai writer americani più importanti, in cui è riuscito a fare una trasposizione della forma d’arte più libera che esista, senza bloccarla e denaturalizzarla, ma lasciandola riflettere nello spazio accogliente delle sue tele, senza confini, per incontrare i profili di ogni writer dandogli riconoscibilità. 
Mettersi in discussione è sempre il primo passo con cui iniziare un percorso di costruzione concettuale di una mostra per IABO, che negli anni ha saputo sempre sintetizzare concetti forti con elementi grafici semplici. Ecco perché i suoi profili sono camaleontici, perché pur essendosi evoluti a ogni passo, hanno avuto sempre la capacità di catturare l’occhio dello spettatore, conquistandolo. La scelta dei personaggi non è mai casuale, IABO utilizza un’attenzione maniacale in ogni scelta del suo lavoro creativo, dalla tela e telaio al posizionamento finale delle opere. Ogni mostra non è solo un’esposizione di opere, ma una diversa esperienza sensoriale, in cui si va oltre la solita sollecitazione dei soli 5 sensi, per stimolare il senso critico, analitico, l’intuizione, la logica, la curiosità, lo stupore e il piacere artistico. In I want to be an artist ci sono intrecci di storie passate e presenti, ci sono i personaggi che si presentano, con e grazie a IABO, dopo l’ennesima catarsi, e anche in una veste nuova, per formato e supporto. Per la prima volta tra i suoi formati entrano opere 20x20 che si presentano con la preziosità di piccoli e inestimabili diamanti concettuali d’arte, e multipli cartacei. 
I want to be an artist non è una semplice esposizione creativa, ma un viaggio per lo spettatore, per e con IABO. Un diverso percorso per capirsi e capire, trovare origini e influenze che cambiano i passi di chi immagina, sogna, guarda il mondo con prospettive, forme e colori differenti, di chi vorrebbe essere un artista o forse no, di chi non si fa fermare da una categorizzazione sociale ma semplicemente vuole essere, essere e basta.
 

Luoghi

  • Rosso20sette - Via del Sudario (Largo Argentina), 39 - Roma
             06 64761113

    Orari: dal martedì al sabato 11.00 - 19.30 - lunedì chiuso

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