22/06/2015  al 12/09/2015

Hilla Ben Ari | Alice Cattaneo. Tensioni E-Statiche

Hilla Ben Ari | Alice Cattaneo. Tensioni E-Statiche
Hilla Ben Ari torna a Roma per presentare il suo ultimo lavoro Na’amah: A Tribute to Nachum Benari, un’opera video realizzata per il museo d’arte di Ein Harod (Israele). Nachum Benari è stato uno scrittore e intellettuale nato in Ucraina nel 1893, prozio dell’artista, e uno dei fondatori del museo di Ein Harod e del kibbutz vicino, nel quale la stessa artista è cresciuta. Nel corso della sua vita Nachum Benari ha pubblicato testi accademici e opere teatrali tra le quali Tubal-Cain (1951), tema biblico affrontato esaminando argomenti come l’arroganza, la colpa e la punizione all’interno della collettività. Da questa pièce teatrale Hilla Ben Ari ha tratto ispirazione per il suo video concentrandosi sul personaggio marginale di Na’amah, spigolatrice silenziosa, sorella di Tubal-Cain e figlia di Lamec, tentando una rilettura del racconto biblico attraverso le problematiche di genere. Na’amah rappresenta la vittima sacrificale dei poteri forti, la figura femminile che viene costretta al silenzio e alla marginalità dagli uomini della famiglia che solo in questo modo hanno potuto imporre la propria presenza. Hilla Ben Ari, come è prassi nei suoi lavori, usa il linguaggio dei corpi per parlare delle relazioni umane e degli stati mentali, li sottopone a sforzi fisici costringendoli in posizioni scomode per diversi minuti. I corpi si bloccano in formazioni plastiche, sculture tremanti in forte tensione e pronte a scattare. Nel video gruppi di persone si oppongono a individui singoli per esprimere il gioco delle parti all’interno della collettività, delimitati nell’azione dalle strutture essenziali e brutali delle impalcature edilizie che si fanno proscenio. Il video è privo di trama narrativa, ma è solo un’essenziale e lirica successione di sequenze che evidenziano gli stati fisici di forza, debolezza, e collasso.
La medesima tensione di un equilibrio precario si può cogliere nelle sculture di Alice Cattaneo, che espone alla Galleria Marie-Laure Fleisch per la prima volta. L’artista milanese lavora sulle forme e i materiali, quelli plastici, flessibili o mutevoli, talvolta solo funzionali all’immagine mentale che insegue, altre volte i materiali diventano il primo spunto per costruire un discorso. Come la stessa artista spiega:” E’ un’esperienza vicina a quando ci si trova davanti a un paesaggio e si ha la sensazione di non riuscire a vederlo realmente, si è bloccati davanti alla sua visione. Il lavoro ha origine da un’esperienza di questo tipo, da un’impossibilità di vedere che ti porta a sostare nello spazio sospeso che esiste poco prima di una reale percezione del mondo. E’ una sorta di area di transizione.” (*) Così nascono le sottili strutture dell’artista, assemblate assecondando una pura sensibilità plastica, stringendo unioni tra reti metalliche, bastoncini di legno e fogli di acetato colorato avviluppati in grovigli costruttivisti. L’intesa tra gli elementi è poetica, risultato di un rapporto fisico e privato tra gli stessi e l’ambiente in cui vengono collocate le sculture. Un’intimità quasi sacrale investe lo spazio che si carica di un’attesa inespressa derivante dal carattere transitorio delle opere, come in procinto di trasformarsi in qualcosa d’altro.
 
Na’amah: A Tribute to Nachum Benari: Filming, editing, and cinematic consulting: Asaf Saban / Assistant Director: Yahel Dotan / Sound: Yoni Niv / Group Choreography: Shuli Enosh / Art: Salit Krac and Yahel Dotan / Lighting: Nachshon Kaplan / Musicians: Dan Weinstein, Ofer Bymel, Tom Soloveitzik, Yoni Niv. With the support of the Ostrovsky Family Fund, the Hadassah-Brandeis Institute, the Yagurim Association, RENUAR Fashion.

Luoghi

  • Galleria Marie-Laure Fleisch - Via di Pallacorda, 15 - 00186 Roma
             06 68891936

    Lunedì - Venerdì ore 14.00 - 20.00 - Sabato ore 16.00 - 20.00 - Domenica su appuntamento Press Office: press@galleriamlf.com

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