11/02/2015  al 24/02/2015

Heinz Schattner. Carpe Diem

A cura di: Massimiliano Bisazza

Heinz Schattner. Carpe Diem
Un mondo onirico e visionario sono imprigionati nelle pellicole di Heinz Schattner. Il noto fotografo tedesco, di adozione italiana, torna in Galleria STATUTO13 nel cuore di Brera con una serie di scatti attribuibili sia al suo passato sia alla sua creatività contemporanea. 
La poetica di cui si è avvalso in questo nuovo progetto è certamente intrisa di una forte componente surreale che se coniugata debitamente ai meandri della psiche umana si connota di un elemento intenso, quasi fuorviante, ma mai scontato: lo shock visivo e sensoriale. Vuole cogliere l’attimo - Carpe Diem appunto - e l’istante funesto, velocissimo di quella sensazione e di quella vibrazione percepite in quel preciso momento e non in un altro. 
Dai Landscapes bianchi e neri catturati di fronte al mare di Capri a quelli tipicamente siciliani, Heinz Schattner “ruba” momenti, luci, panorami per poi donarli al fruitore con generosa e intensa intuizione. 
I ritratti, invece, sono oltremodo contrastanti nell’aspetto e nel contenuto: L’impeto viscerale dell’animo si lega al passato e con un “candore” quasi temerario ma puro come quello di un bambino che si appresta alla sua fase ludica. Tutto è dunque emanato tout court nella composizione fotografica; quasi a volerci coinvolgere emotivamente. 
Ecco infine i moderni Still Life (nature morte): talmente irriverenti e fuori dai contesti ai quali siamo abituati. 
Si può dunque affermare che surreali sono le opere che Heinz Schattner ci presenta, proprio perché sono il risultato finale non di un intento estetico, bensì di una liberazione dei propri istinti irrazionali e dunque della sua sfera creativa. 
Per cogliere e poter osservare in particolare alcune delle novità sbalorditive in tutta la loro potenza non rimane che prendere parte allo spettacolo immaginifico e possibilmente cruento dell’intima wunderkammer nel cui spazio si potrà assistere ad una moderna via crucis tutta volta al femminile dove si toccano i temi della violenza e della discriminazione. Una corona di spine come tacito simbolo passa come testimone tra le mani delle protagoniste delle immagini ricche di pathos e disperazione che saranno esposte in una sorta di “black box” 
Sarà proprio lì il luogo dove l’artista condividerà ancora una volta una parte del proprio “Sé” con il pubblico astante… che sarà incuriosito più che mai. 

Luoghi

  • Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13 - Via Statuto, 13 (corte int.) - Milano
             02 62695137    347 2265227

    Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato

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