09/12/2016  al 30/01/2017

Giovanni Gaggia. SequensLineam

A cura di: Maria Letizia Paiato

Giovanni Gaggia. SequensLineam
Venerdì 9 dicembre 2016 alle ore 18.00 la Galleria FabulaFineArt presenta SEQUENS LINEAM personale di Giovanni Gaggia. Artista visivo e performer, con una poetica indirizzata alla continua ricerca di equilibrio fra azione performativa e disegno, Giovanni Gaggia entra negli spazi di FabulaFineArt impaginando una mostra narrante il proprio ‘io’ creativo, e al contempo dialogante con un luogo che, nei suoi proponimenti, intende trarre ispirazione continua – secondo il pensiero di Giorgio Cattani, direttore artistico della galleria – dal significato di “origine”, per alimentarsi e arricchirsi costantemente di nuove e diverse conoscenze. A questa definizione del luogo, la ‘galleria’, Giovanni Gaggia intreccia un filo invisibile al telaio dell’esistenza, invitando lo spettatore ad‘attraversare’ l’artista – il suo corpo e il suo pensiero –, per trarre o ritrovare nell’arte un senso di spiritualità perduto, quella‘poesia’ cui la nostra epoca sembra aver rinunciato. Non un vate, né uno sciamano, l’artista oggi è – avvicinandoci alla filosofia di Gaggia – quella figura che, con i suoi gesti, non ha timore di chiedere attenzione – per tutti – per quell’‘origine’ di emozione, passione, compassione e sentimento, di cui l’uomo è fatto e di cui si nutre. E di cui ha disperatamente paura ma bisogno. Così le opere, sono i segni e le tracce di quel viaggio incredibile e misterioso che è la vita, con i suoi dolori e i suoi slanci. Così quelle selezionate per questa mostra, sono simbolicamente rappresentative dei passaggi nodali al divenire artista di Giovanni Gaggia, una trasformazione lenta e progressiva che da fisica si fa immateriale sino ad abbracciare l’incorporeo altrui.Fra disegni, piccole sculture, opere fotografiche, interventi audio, video, installativi e performativi, grandi arazzi, delicati ricami, e poesie, emerge con chiarezza dapprima il tema del corpo, metaforicamente materiale da plasmare per Gaggia e poi ponte verso la propria consapevolezza del fluire e confluire nell’universo dell’arte. Un mondofatto di passione (fisica – spirituale – affettiva) in seguito sintetizzato nella forma di un cuore, che è al contempo spirito ed esempio iconico di deposito immaginale, capace di far affiorare con delicatezza ma serietà, uno status di ‘coscienza’. È un cuore rosso che lentamente svanisce, per palesarsi poi nella sola riduzione del colore, sintetizzato in una macchia, che a sua volta si fa impronta di un ‘sentire’ e ‘indizio’ di un ‘pulsare vitale’, particolarmente emozionante, quando incontra i delicati ed eterei segni a matita di questo giovane e profondo artista. Infine, attraverso l’atto del cucire, la forma-cuore si astrae ulteriormente: il disegno si fa ricamo eil filo, a sua volta, si fa espressione di ‘carattere”. Come affermava Henri Matisse: «Il carattere del disegno non dipende dalla copia precisa, dal vero delle forme o dalla riunione di dettagli esatti radunati pazientemente, ma dal sentimento profondo dell’artista di fronte agli oggetti scelti, su cui si è fermata la sua attenzione e di cui deve penetrare lo spirito». Parafrasando il pensiero del grande artista francese, anche Giovanni Gaggia posa lo sguardo sugli oggetti e su ciò che lo circonda per penetrare lo spirito, e quando il suo sguardo si posa e incontra quello delle persone, idealmente l’umanità diventa il suo disegno. Qui si tratteggia e si sviluppa appieno la sua poetica, che trova massima espressionenella performance. In tal senso, la sua ricerca di equilibrio fra disegno e azione performativa trova,nella trasversalità del suo esprimersi, una chiave di volta puramente contemporanea e innovativa.
SEQUENS LINEAM, letteralmente inseguendo la linea, oltre che esplicitare un senso di accompagnamento all’esistenza, diventa un’ideale parabola fra classico e moderno, dove l’uso del latino – molto caro a Gaggia – guarda alle radici della nostra cultura e l’immagine della linea traccia il futuro. Un domani che non può prescindere dalla lezione sulla comunicazione moderna, infatti, il cum, il munire e il communico di Gaggia, si rispecchia anche nella scelta dell’artista di comunicare questa mostra attraverso le immagini fotografiche, vere e proprie opere create dagli obiettivi di Cristina Núñez e Gianluca Panareo.
Per questa mostra, infine, Gaggia realizza alcune opere inedite liberamente ispirate alle poesie di Davide Quadrio pubblicate sul suo ultimo libro Inventarium, sottolineando ulteriormente la collaborazione con il critico e poeta, ma anche il senso di cooperazione fondamentale nel suo lavoro.
La mostra è curata da Maria Letizia Paiato, membro del Comitato Scientifico di FabulaFineArt, insieme ad Andrea B. Del Guercio e Veronica Zanirato, con la direzione artista e il coordinamento di Giorgio Cattani.

Luoghi

  • Galleria Fabula Fine Art - Via Del Podestà, 11 - 44121 Ferrara
             39 0532098935

    Da martedì a sabato dalle 16.00 alle 19.30 e su appuntamento

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