02/04/2016  al 16/04/2016

Giacomo Vanetti. Burn my shadow

A cura di: Testo di Camilla Martinelli

Giacomo Vanetti. Burn my shadow
La fotografia di Giacomo Vanetti scandaglia i tratti di una corporeità che è messa in discussione del concetto stesso di unitarietà organica. Dove confina l'epidermide umana? Gli organi conservano ancora una forma di organizzazione interna oppure é la gola a sentire e il ventre a fiutare? L'ossessione per un corpo essenzialmente calato nella contemporaneità, che non é mai in condizione di "essere", ma sempre di "divenire", dà vita a una ripetizione differente che coglie e ricoglie un'anatomia fatta di gesti rubati, pose silenziose. L'amore manifesto per le declinazioni che la tecnica fotografica anche nella sua radice analogica rende possibile, é controcanto formale all'individuazione di scene che esprimono la loro complessità sin dalla prima resa in immagine, senza essere necessariamente sottoposte a rielaborazione digitale. I soggetti vengono taLvolta filmati e rifotografati dall'artista stesso, in un gioco di rimandi metalinguistici che innesta reazioni inattese. La "piega", la sbavatura, l'errore sono parte integrante di una manifestazione figurale che trascende ogni possibilità mimetica, e che esibisce senza pudore un'eccedenza oscura: il "retropensiero" del desiderio”. Testo di Camilla Martinelli 

 

Luoghi

  • SPAZIO LAVIT - Via Giulio Uberti, 42 - 21100 Varese
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